Riccardo Calafiori avrebbe potuto essere uno dei “bambini” di José Mourinho, ma oggi pomeriggio (alle 18, in diretta su Dazn) indosserà la maglia del Bologna, dove sta emergendo a livelli significativi. Questo successo è in parte attribuibile al lavoro di Thiago Motta, che lo ha impiegato come difensore centrale in una formazione a 4, una posizione che Mourinho lo aveva “inventato” ma in una difesa a 3 nel 2022, con un esperimento che non ebbe successo e lo portò a essere ceduto al Basilea.
Il Corriere della Sera riporta che Calafiori, classe 2002 come Bove e Zalewski, è un prodigio del vivaio giallorosso. Fin dall’età di 9 anni, quando arrivò a Trigoria dalla Petriana, è stato considerato un predestinato.
Tuttavia, un grave infortunio al ginocchio, con rottura di tutti i legamenti del ginocchio sinistro, dei menischi e della capsula, subito durante una partita di Youth League al Tre Fontane contro il Viktoria Plzen nel 2018, all’età di appena 16 anni, ha rallentato la sua crescita. Ora, a Bologna, sta trovando la sua dimensione.
Calafiori ha tratto beneficio dagli insegnamenti di Mourinho. “Sono un professionista e non rinnego il passato”, ha dichiarato qualche giorno fa. “Con Fonseca ho esordito, Mou mi ha forgiato dal punto di vista mentale, con Motta ho provato cose che tatticamente non avevo mai visto”.