Daniele De Rossi si è dimostrato desideroso di studiare e sperimentare i giocatori a disposizione, così come le varie alternative tattiche che potrebbe adottare in base agli avversari affrontati. Inoltre, ha già dimostrato flessibilità schierando diverse coppie di difensori centrali nelle prime otto partite della stagione, incluso un terzetto di difensori centrali contro il Torino.
Contro l’Inter, De Rossi ha sperimentato un nuovo approccio difensivo con un 3-5-2, in cui Angelino si spostava al centro per supportare Huijsen e Mancini. Ora, con una serie di alternative a disposizione, non è escluso che De Rossi possa provare una difesa a tre e mezzo, con Smalling e N’Dicka centrali, Mancini spostato a destra e Angelino libero di avanzare sull’altro lato, creando un sistema difensivo a quattro ma con uno spostamento a tre in fase di impostazione.
Mancini, già contro il Torino, ha assunto un ruolo diverso, avanzando molto e inserendosi nell’azione offensiva per creare superiorità numerica contro i marcatori avversari. De Rossi sta studiando nuovi assetti con l’obiettivo di difendere meglio sulle fasce, considerando che la Roma ha subito dieci gol nelle prime otto partite della sua gestione, sei dei quali sono arrivati dopo azioni offensive avversarie sviluppate sulle fasce. Questo include l’ultimo gol subito contro il Torino, con un assist dalla destra e un colpo di testa vincente. De Rossi è impegnato nello studio di soluzioni per migliorare la fase difensiva della squadra. Lo scrive il Corriere dello Sport.