Nel contesto attuale di revisione delle spese, il lavoro di Daniele De Rossi non è passato certo inosservato. La proprietà statunitense è attenta ai risultati, mantenendo un occhio vigile sugli affari. Pertanto, il tecnico della Roma si propone di rafforzare la rosa in tutti gli aspetti, incluso quello economico.
Oltre al successo sul campo, con 21 punti su 27 disponibili e il superamento dei turni in Europa League (2), ci sono anche altri fattori da considerare.
Nel giro di soli 60 giorni, DDR è riuscito non solo a revitalizzare la Roma, ma anche a generare un aumento del valore della rosa, incrementare le entrate ai botteghini, registrare un notevole afflusso di spettatori allo stadio (449.292 presenze, con una media di 64.184) e garantire ulteriori introiti legati al raggiungimento degli obiettivi sportivi (3 milioni di euro).
Fin dal primo giorno, De Rossi ha saputo cambiare rotta, sia a livello di comunicazione che di prestazioni e scelte tattiche. Ad esempio, Mile Svilar è passato da essere considerato una promessa non mantenuta e la riserva di un portiere di 36 anni in scadenza di contratto a giugno, a diventare l’eroe contro il Feyenoord, confermando poi la sua crescita nelle partite successive. Lo stesso discorso vale per Leandro Paredes, che è stato acquistato per poco meno di 3 milioni in estate e oggi vale almeno 4-5 volte tanto. Anche Evan N’Dicka è tornato ai livelli che gli competono dopo la Coppa d’Africa. Lo scrive il Messaggero.