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Il Capitano diventa Mister: il primo derby di De Rossi da allenatore della Roma

Una nuova era sta per prendere forma, De Rossi si prepara ad affrontare la prima stracittadina da allenatore: il suo rapporto con la Lazio nella lunga storia dei derby romani

Nelle vie di Roma questa regola non scritta si conosce perfettamente: il Derby della Capitale, chiamato anche stracittadina, è senza dubbio l’evento più intenso e passionale dell’intera stagione calcistica, tanto da valere, nella maggior parte dei casi, molto più dei semplici tre punti in palio. In questi scontri che, almeno due volte l’anno, dividono sistematicamente la città e alimentano una rivalità storica tramandata da generazioni, un nome è diventato simbolo di determinazione e attaccamento alla maglia: Daniele De Rossi.

Con 31 derby disputati come giocatore, e il primo in arrivo da allenatore, in programma il prossimo 6 aprile allo Stadio Olimpico, De Rossi ha scritto pagine indelebili nella storia della Roma, incarnando al massimo lo spirito battagliero dei tifosi e l’amore per i colori giallorossi.

I numeri, l’esordio, le vittorie…

L’esordio assoluto di De Rossi in un derby avviene nel lontano 9 novembre 2003. Subentrato nel finale di partita, terminata 2-0 in favore dei giallorossi e ricordata per l’acrobatico gol di tacco di Mancini, la gioia esplosiva di “Danielino” al gol del raddoppio di Emerson rappresenta un momento iconico, segnando l’inizio di una lunga e intensa relazione con il Derby della Capitale.
In totale, come anticipato, De Rossi ha disputato il Derby della Capitale ben 31 volte (29 in Serie A, 2 in Coppa Italia), accumulando un totale di 14 vittorie, 7 pareggi, 10 sconfitte e tantissimi momenti, episodi e attimi di vero romanismo. Ha indossato la fascia di capitano in sette incontri, assumendo in diverse occasioni un ruolo ancora più centrale nei novanta minuti. La prima da Capitano avviene il 16 ottobre 2011, nella sconfitta per 2-1. Per vedere una sua vittoria con la fascia al braccio, bisogna attendere fino al 4 dicembre 2016, data nella quale De Rossi guida la Roma alla vittoria con un assist decisivo per la rete di Nainggolan. Questo ruolo di leadership si conferma cruciale nell’intera cronistoria delle stracittadine giallorosse, arrivando fino all’ultimo scontro, andato in scena nella sfortunata notte del 2 marzo 2019, terminato 3-0 in favore della Lazio.

I gol e le emozioni

Nonostante sia stato più incisivo per la sua abilità difensiva nell’impostare l’azione e il lavoro sporco a centrocampo, De Rossi ha trovato il fondo della rete in due occasioni contro la Lazio. Il primo gol, un colpo di testa nel 2009, nonostante la sconfitta, a dimostrazione della sua determinazione e del rispetto per il gioco. Il secondo gol, un rigore realizzato nel maggio 2017, accompagnato da un “gestaccio” nei confronti della panchina avversaria. “Nel derby certe cose possono accadere, succede in campo e rimane in campo. Non ce l’avevo con un loro giocatore o con l’allenatore, ma con un collaboratore seduto vicino la panchina”, dichiarerà Daniele nel post-partita. Tante di queste vittorie, sono state poi accompagnate da momenti di pura gioia negli attimi successivi al triplice fischio; uno dei più ricordati, senza dubbio, è quello del caldissimo derby del 7 novembre 2010, vinto per 2-0, quando De Rossi, a partita terminata, si lasciò andare in una sfrenata corsa verso la Curva Sud, per poi arrampicarsi sul cancello centrale per condividere la sua gioia con i tifosi in delirio.

Le sfide e gli episodi memorabili

Nel corso degli anni, i vari derby, ognuno unico nel suo genere, hanno offerto innumerevoli episodi, incisi nella mente dei tifosi, che hanno coinvolto l’ex capitano. Tra i tanti, ricordiamo la sostituzione controversa, il 18 aprile 2010, da parte di Claudio Ranieri, che grazie all’azzardata mossa di togliere dal campo all’intervallo Francesco Totti e Daniele De Rossi in un’unica mossa, contribuì alla vittoria dei giallorossi nella ripresa. “Erano già ammoniti e sentivano troppo il derby, non erano sereni e non giocavano come sanno. Ho preferito cambiare e rimettere l’assetto di sempre; è stata una scelta anche tecnica”, dichiarò il tecnico ai microfoni a fine gara.

Da non dimenticare anche l’incredibile espulsione nel 2012, causata da un clamoroso pugno in faccia, in una situazione di disordine tattico, ai danni di Stefano Mauri, capitano biancoceleste dell’epoca, in una gara che terminò con una sconfitta amara per 3-2 in favore della Lazio. E poi ancora l’acceso battibecco con Radu, culminato con l’iconica immagine di De Rossi che tira il naso al difensore rumeno, fino al gesto di liberazione dopo il trionfo nel 2015, siglato dall’incancellabile rete di Yanga-Mbiwa.

L’evoluzione in allenatore

Oggi, con tutti questi ricordi ormai alle spalle, Daniele De Rossi si prepara a vivere il derby in un ruolo completamente nuovo: quello di allenatore. Dopo una carriera gloriosa come giocatore, lo scorso 16 gennaio 2024 ha accettato la sfida di guidare la Roma dalla panchina, ereditando l’importante posto di José Mourinho, esonerato a sorpresa dopo una serie di risultati altalenanti. La sua transizione verso il ruolo di tecnico della squadra è stata supportata da una sfilza di gare più che positive, dovute certamente alla fiducia del gruppo e più che promettenti per il futuro.

Ora, con la possibilità di dirigere il suo primo Derby della Capitale dalla panchina, il prossimo 6 aprile, De Rossi si trova di fronte a una nuova difficile sfida. In un contesto ricco di rivalità e tradizione, dunque, l’ex Capitano ha lasciato un’impronta indelebile nella storia delle stracittadine romane. Giunta a questo punto, la piazza spera che, attraverso la sua dedizione, le sue vittorie e le sue emozioni, “DDR” possa vincere questo suo primo derby da allenatore e conquistare, ancora una volta, il cuore dei tifosi. Aldilà del risultato, l’eredità di De Rossi continua a vivere, promettendo un nuovo emozionante capitolo nella storia infinita di questa bellissima sfida.

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