La sera del 10 gennaio ha segnato una svolta drammatica per il calcio romano: nel pub Clover di viale Angelico, a Prati, si è consumato un violento accoltellamento che ha visto come vittima un tifoso della Roma di 30 anni, poche ore dopo il fischio finale del derby di Coppa Italia allo stadio Olimpico. Le indagini sull’episodio hanno portato all’arresto di Enea Bianchini, 24 anni, noto ultrà della Lazio, non solo per la sua presunta partecipazione all’assalto ma anche per spaccio di cocaina e hashish. La polizia ha eseguito perquisizioni coinvolgendo altri tre sostenitori biancocelesti.
La tensione tra le tifoserie era già palpabile nel pomeriggio, con scontri tra romanisti e forze dell’ordine in via Flaminia e disordini allo stadio Olimpico, inclusi lanci di petardi e fumogeni tra i settori. Quella sera, un gruppo di ultrà laziali ha fatto irruzione nel pub Clover, ancora frequentato da alcuni clienti e dal titolare. Francesco Leuzzi è stato colpito ripetutamente e trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito in prognosi riservata. Dimesso solo dopo diverse settimane.
Il racconto di alcuni testimoni sottolinea come la violenza sia scoppiata all’improvviso: una ventina di ultrà laziali, con il volto coperto, hanno invaso il locale, lanciando tavoli e sedie in una scena di caos totale. Lo riporta il Corriere della Sera.