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De Rossi: “Mancata brillantezza, non abbiamo perso per l’arbitro”

Le parole del tecnico giallorosso dopo il ko contro il Bologna: "Complimenti a loro, dovevamo gestire meglio dei momenti della gara"

De Rossi / Roma-Bologna

Il Bologna ha battuto 3-1 la Roma all’Olimpico, infliggendo ai giallorossi la nona sconfitta stagionale, la terza tra le mura amiche. Con questo successo la formazione di Thiago Motta si è portata a quota 62 punti, a +5 sui giallorossi. Nel post gara, il tecnico della Roma, Daniele De Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media.

 

De Rossi a DAZN

Mancata brillantezza sotto porta e un po’ di nervosismo, come mai?
“Siamo stati meno brillanti di altre volte ma di fronte avevamo una squadra che gioca bene. Ti fanno sembrare meno brillanti perché allungano le distanze quando vai in pressione e fai più fatica a prenderli perché si muovono tanto. È un po’ la cosa che ci aveva contraddistinto a noi, quasi sempre. Abbiamo vinto delle partite in cui eravamo stati perfetti sotto porta, oggi è andata cosi. Complimenti al Bologna, non ha rubato niente. Abbiamo visto i numeri e la partita è stata abbastanza equilibrata. Nervosismo? Un po’ c’è stato, non possiamo farci innervosire così tanto per un giallo sbagliato. Non abbiamo perso per quello”.

Può esserci stanchezza dal punto di vista mentale visto che le cose stanno andando bene e le pressioni si alzano?
“Sarebbe grave. Siamo esperti e abituati a gestire le emozioni positive e dobbiamo essere bravi a gestire anche quelli negativi. Veniamo da partite toste e gestite bene anche dal punto di vista nervoso. Oggi abbiamo fatto una gara non eccezionale ma c’è stato equilibrio in campo. Dopo il 2-1 siamo sembrati inferiori al Bologna ma per il resto c’è stato equilibrio”.

Aspetto mentale, come mai non avete saputo interpretare i momenti oggi?
“Sono stato calciatore e ci sta che ogni tanto ti innervosisci ma questo non deve influenzare la prestazione. Ma se guardiamo i numeri noi siamo stati dentro la partita, meno bene del solito ma non abbiamo mollato o sbroccato. Se vogliamo però continuare la rincorsa iniziata tre mesi fa dobbiamo essere bravi a gestire i momenti. Una squadra esperta non deve prendere quel gol al 44′. Il 3-1 ci ha ammazzato, dovevamo capire meglio alcuni momenti della gara. Ma l’atteggiamento è stato positivo e io ringrazio ancora questi ragazzi”.

Abraham ha faticato ma era normale. Quanto è importante il recupero di Azmoun?
“Abbiamo attaccanti importanti e diversi tra loro. Abraham ha fatto una partita onesta e ci sta che dopo un infortunio così lungo ci siano degli alti e bassi. Sono contento per il gol di Azmoun, è diverso dagli altri e ci tornerà molto utile”.

Gestione delle energie in vista dei tanti impegni ravvicinati?
“Non siamo stati molto aiutati, ma non voglio tornarci. Mentalmente, tra i viaggi e il preparare tante partite, non sarà semplice, ma facciamo finta che a Udine sia una partita di Europa League. Abbiamo perso una partita, usciamo dispiaciuti ma non distrutti. La corsa è ancora lunga in campionato e per la Coppa idem, mancano due battaglie prima della finale. Giocheremo contro l’unica squadra imbattuta al mondo. Sappiamo che anche quella sarà molto difficile ma siamo positivi”.

Temi l’Atalanta nella corsa Champions?
“Rispettiamo tutti. L’Atalanta recupererà una gara a fine campionato, a giochi fatti. Ma sapevamo che la strada sarebbe stata difficile. Avevamo tante squadre davanti ed eravamo consapevoli delle difficoltà. Dobbiamo correre, mancano poche partite, tutte difficili”.

De Rossi / Roma-Bologna

DDR in conferenza stampa

Il Bologna, a tratti, ha fatto una partita sontuosa. La differenza è stata fatta dalla percentuale sotto porta: è una chiave di lettura?
“Lo è, fare gol non è poco importante in questo sport. Abbiamo vinto partite dove la media realizzativa era più alta, partite dove l’avversario poteva fare più gol, ci sta. Se fossimo andati in vantaggio nel primo tempo, avremmo visto una partita diversa ma ci sta, ci sta di non segnare e che lo facciano gli avversari. Ci stanno tanti minuti per riprenderla, però il Bologna avrà segnato tutte le occasioni che ha avuto ma hanno giocato bene, dopo il vantaggio hanno fatto bene, hanno allungato le distanze. Non eravamo pronti per una gara di rincorsa per 70 minuti”.

Nervosismo con Maresca era qualcosa di pregresso? Quanto ha inciso? Ha parlato con Maresca?
“Penso che una squadra forte, se è vero che si è fatta innervosire dall’arbitro, deve farlo se ti butta fuori un giocatore che ti cambia la partita o ti fischia un rigore che non c’è. Ha sbagliato i primi due gialli, ma non dobbiamo lasciarci innervosire, poi abbiamo avuto le occasioni con El Shaarawy e Paredes, invece che innervosirci e fare gol, lo hanno fatto loro e abbiamo aggiunto nervosismo per il risultato. Per il resto, ha fatto bene l’arbitro, se c’è stato qualcosa in passato è un peccato, non possiamo portarci dietro scorie di quello che è stato, anche in una gara così…

All’inizio mi ha disturbato, ma non l’abbiamo persa per l’arbitro. Ho detto solo che dopo tre minuti Maresca ha cambiato l’atmosfera, non ho visto cosa sia accaduto, ma penso doveva ammonire un loro giocatore e non un nostro. Nell’arco di una partita che ci ha detto tante cose, non può essere un fattore importante”.

Come ha gestito questi giorni?
“Ho fatto la formazione cercando di mettere quelli che pensavo ci avessero fatto vincere. Negli ultimi anni abbiamo fatto delle cavalcate lunghe in Europa e dobbiamo avere giocatori pronti a giocare più volte in una settimana, non ho visto giocatori particolarmente stanchi se non Abraham che dopo la gara contro il Milan ha perso un po’ di lucidità. Tutti si sono sforzati fisicamente, poi l’1-3 ci ha un po’ ammazzati e recuperare due gol a una squadra che fa girare bene palla, ti fa sembrare più lento e in forma di quello che sei ma è una delle loro qualità. Sono stati loro, ma non penso che sia la stanchezza ad averci penalizzato così tanto, ogni tanto guardiamo i numeri, Salernitana, Hellas Verona, Lecce potevano fare qualche gol in più e i numeri con il Bologna non ci sono stati così amici, non vogliamo punti indietro e regalarli oggi”.

Ha pensato di dare qualche minuto di respiro a Pellegrini e Dybala? Perché Bove gioca poco?
“Bove era stanco, ha giocato gli stessi minuti degli altri con il Milan. Lei mi parla di Dybala e Pellegrini, ma sull’1-3 li ho tenuti in campo anche se un po’ stanchi perché avrebbero potuto portarmi sul 2-3 o 3-3. Credo che con Dybala in campo siamo più pericolosi e rischiamo di fare gol più spesso, così come per Pellegrini. Bove ha giocato una gara fondamentale tre giorni fa”.

Che cosa vi è mancato? Siete dispiaciuti per quello che non avete fatto dall’altra parte del campo?
“Non è che sfrutti la parità numerica, devi cercare la superiorità. Loro venivano ad aspettarci sulla trequarti, erano ben messi e l’hanno preparata bene. Non lo so, credo che avremmo potuto perdere qualche pallone in meno. Devi provare a gestire la palla con più qualità, abbiamo perso qualche palla di troppo e se giochi con una squadra meno abile la recuperi, con il Bologna no. Nella parità numerica devi rompere con un dribbling o passaggi veloci e non ci siamo riusciti, forse abbiamo tirato più di loro ma forse è stata una partita troppo negativa per i miei giocatori”.

Quanto è importante alla crescita tattica anche una crescita mentale? In questo rush finale bisognerà gestire questo tipo di situazioni.
“Non ho ancora rivisto il match, però che cosa hanno fatto di clamoroso i giocatori in campo per farvi saltare all’occhio questo nervosismo folle? Potevamo essere più lucidi ok, poi voi giudicate la partita influenzati dal risultati, lo facciamo quando vinciamo che siamo fenomeni e quando perdiamo che sembra tutto negativo. Tra le ammonizioni importanti che abbiamo subìto, ci siamo innervositi, ma potevamo segnare. Il calcio è fatto di falli, io non ho visto una squadra andare fuori di testa, abbiamo perso le distanze tatticamente alla fine e di fiato, ma ci può stare in questo punto della stagione.

Voglio giocare che si innervosiscano, io lo facevo, è una cosa sana la protesta, il nervosismo. Sono arrivato qui e ho percepito una situazione di chissà che cosa, io non sono un chirichetto, mi piacciono i calciatori che hanno la mosca sotto al naso, è sintomo di essere vivi e di essere squadra, dopo cinque minuti se segna El Shaarawy mi avreste fatto i complimenti. Il risultato ci fa sembrare tutto più nero o estremo, i ragazzi hanno fatto una buona partita, eravamo tutti nervosi per il risultato, dopo l’1-3 andavano forte e vanno fatti i complimenti al Bologna.

Io ringrazio la squadra per come si è comportata fino alla fine, dobbiamo ringraziare la Curva intera che ha applaudito e cantato per i giocatori. A volte hanno la percezione di una squadra che molla, ma se ci hanno applaudito, a parte gli errori fatti da me e dalla squadra, hanno capito che ci abbiamo provato fino all’ultimo”.

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