Un episodio cambia il destino di Roma-Porto al minuto 29 del primo tempo. La squadra di Ranieri, in svantaggio per 1-0 a causa del gol di Samu e di un errore difensivo tra Svilar e Paredes, sembra destinata a vivere un’altra serata difficile. Ma tutto cambia quando Dybala, dopo un contrasto con Otavio, si prende un cartellino giallo. Quel momento segna la svolta: l’argentino scarica la tensione e si accende, trasformando la partita in un monologo personale.
In soli quattro minuti, la Joya ribalta il match. Prima firma il gol del pareggio con una straordinaria azione personale in area di rigore. Poi, con un sinistro potente, batte il portiere avversario per il 2-1, sfruttando un suo errore di posizione. Il Porto accusa il colpo e la Roma prende il controllo del gioco, grazie anche alla regia di Paredes e all’altruismo di Shomurodov, che fornisce il suo secondo assist consecutivo dopo quello a Parma.
Un’espulsione e un palo evitano guai ai giallorossi. Eustaquio lascia i portoghesi in inferiorità numerica, mentre Samu spreca una grande occasione colpendo il palo da pochi metri. Il colpo finale arriva nel recupero: Pisilli segna il terzo gol della Roma, prima dell’autogol di Rensch .
Con questo successo, la Roma di Ranieri estende la sua striscia positiva a nove gare in campionato e conquista, per l’undicesima volta consecutiva, gli ottavi di una competizione europea. Dopo un trofeo vinto, una finale e una semifinale nelle ultime tre stagioni, i giallorossi continuano a inseguire il loro sogno continentale, aspettando l’urna di Nyon e il possibile derby.
Lo scrive La Repubblica