Lamine Yamal ha illuminato la scena nell’andata della semifinale di Champions League contro l’Inter, trascinando il Barcellona dopo un inizio di gara complicato. Il giovanissimo attaccante, ancora minorenne, ha raggiunto un traguardo impressionante: 100 presenze con la maglia blaugrana.
Al termine della partita, Yamal ha pubblicato alcune immagini sui propri profili social. In una di queste appare con una fasciatura alla mano destra nel primo tempo, sparita poi nella ripresa. Uno scatto che non è passato inosservato, soprattutto alla luce dei sospetti sollevati da alcuni ambienti vicini al Real Madrid.
In un’intervista a Marca, il dottor Niko Mihic, ex responsabile dei servizi medici del Real, ha lanciato un’allusione che ha fatto rumore: «Qualsiasi medico sa che, se si vuole avere un accesso venoso più facile, questo è nelle mani e nei polsi», ha dichiarato, riferendosi alle bende presenti anche su altri giocatori del Barcellona, come Raphinha, Lewandowski, de Jong e Gavi.
Sempre Mihic, con tono ironico, ha aggiunto: «Potrebbe essere che stiano facendo giochi di strategia, che giochino molto a calcio balilla e che abbiano la tendinite…».A fare chiarezza è intervenuto il dottor Antoni Mora, traumatologo e specialista in medicina sportiva, che ha ridimensionato l’episodio: «Sì. È così. Il primo giorno in cui giochi con una benda sulla mano è probabilmente dovuto a un infortunio. Ci si abitua e, se giochi bene indossandola, la si tiene. I giocatori ci prendono l’abitudine. È diventata una moda ed è una questione estetica». Lo riporta corriere.it.