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Il mercato giallorosso darà equilibrio alla rosa

Qualcosa si muoverà, ma a gennaio non arriveranno titolari o colpi a sorpresa. A fare chiarezza sul tipo di rinforzi che la Roma sta cercando in vista della sessione invernale ci ha pensato José Mourinho, che in conferenza stampa ha parlato dei piani giallorossi sul mercato: «Se ci sarà la possibilità ci muoveremo, ma fare qualcosa non vuol dire un investimento pazzesco – ha spiegato il tecnico – non sarà un investimento come quelli visti in estate. Se faremo qualcosa sarà per dare più equilibrio alla rosa». Nessun problema però per lo Special One, che coglie la palla al balzo per ribadire la sua fiducia nel progetto dei Friedkin: «Non sono dispiaciuto per il mercato fatto in estate. Proprietà, direttore sportivo e allenatore sono sulla stessa linea. Non c’è divergenza di opinione». Un progetto che non contempla un instant team ma la capacità di sviluppare un’idea vincente attraverso pianificazione e sostenibilità: «È ovvio che mi piacerebbe lottare fin da subito per altri obiettivi ma sono molto contento di stare qui. Non ho dubbi». Nel match in programma questa sera all’Olimpico contro lo Spezia, la Roma – tra squalificati e infortunati – non avrà a disposizione Pellegrini, El Shaarawy, Carles Perez, Spinazzola, Mancini e Zaniolo. Ancora una volta i giallorossi saranno costretti a giocare con una formazione quasi obbligata.

Davanti a Rui Patricio Kumbulla prenderà il posto di Mancini vicino a Smalling e Ibanez; in mediana Cristante sarà affiancato da Veretout e Mkhitaryan con Karsdorp e Vina sulle corsie laterali mentre in avanti Borja Mayoral è in vantaggio su Shomurodov per giocare vicino ad Abraham. L’ennesima beffa per Mourinho – da inizio stagione non ha mai potuto contare sulla squadra al completo – che sottolinea ancora una volta la differenza con le rose delle big del campionato: «Anche io vorrei una panchina come quella di Simone Inzaghi. Contro l’Inter avevamo otto giocatori con meno di 21 anni in panchina». Giovani con un gran bisogno fare esperienza in Serie A dopo essere stati catapultati dalla Primavera al calcio professionistico: «Il campionato Primavera è di livello basso, non prepara all’ingresso in A. Se lo confrontiamo con quelli di Inghilterra, Spagna, Portogallo non c’è paragone. Nel secondo gol a Sofia il modo in cui Darboe – e non è una critica – si approccia a quella pallaal 92′, non è mancanza di qualità, è inesperienza».Questa sera il centrocampista sarà in panchina insieme a Felix: dopo essersi negativizzato e aver svolto tre allenamenti con la squadra, l’attaccante ghanese è stato regolarmente convocato. Lo scrive “Il Tempo”.

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