Le parole del tecnico portoghese
Alla vigilia della sfida tra Sampdoria e Roma, José Mourinho parla in conferenza stampa a poche ore dal match di Marassi. Ecco le sue parole:
Condizioni di Spinazzola e Zaniolo.
“Su Spinazzola ci sono buone notizie, sembra che voi siate cercando di avere una partita o un momento in cui possiamo dire che lui torna. Ma ancora impossibile, ma sono troppi mesi per allenare senza squadra. Inizierà ad allenarsi con la squadra da adesso, però tranquilli. Non abbiamo date in testa, tutto positivo ma tranquilli. Lui è super felice.
Zaniolo è infortunato. È arrivato giovedì con un problema al flessore, come ovvia conseguenza non sarà a disposizione. Gli altri sono a disposizione.
Veretout non si è allenato con la squadra nemmeno oggi, non è a disposizione”.
Il momento di Zaniolo.
“Io non commento quello che accade in Nazionale. Mi dispiace che l’Italia non sarà al Mondiale, avrei tifato Portogallo in un’ipotetica finale. Ma da persona che lavora qui sono molto dispiaciuto. Ci sono tanti giocatori che vanno in panchina ogni tanto e tutto normale, naturale. Non vedo questo tipo di domanda con altri club. Nicolò è andato in panchina con la Lazio, adattando una strategia diversa. Non c’è nessuna storia. Arrivato qui con un problema al flessore, quello che accade in Nazionale non possiamo controllare, commentare sì ma non voglio. Lui il primo che dice che non è disponibile”.
Crisi calcio italiano, oltre al flop mondiale.
“Ho la mia opinione, basata nella mia esperienza lavorando all’estero. Non la voglio condividere, non sarebbe etica. Se qualche dirigente mi chiederà la mia opinione, lo farò con piacere. Mi sento molto bene qui, se posso condividere la mia esperienza, sono disponibile. Non voglio alimentare questo parlare in pubblico, non lo farò”.
Pareggio dopo belle vittorie.
“Qualche volta il pareggio non è un brutto risultato, non è così un disastro come può sembrare. Ma può succedere ad una squadra che non ha ancora una mentalità “vincente”, perché capisci che ogni punto è fondamentale. Spesso non si vince per questi piccoli cali di concentrazione. L’unico derby che mi interessa è il prossimo, ora bisogna concentrarsi sulla Sampdoria, a quel bellissimo stadio, alle difficoltà della gara, alla bravura di Giampaolo, ai tifosi innamorati della loro squadra. Se vogliamo vincere la partita, non è la partita dove possiamo andare sotto il nostro potenziale”.
Nuovo assetto con due trequartisti? Difesa a tre anche nel futuro?
“Non mi aspettavo una domanda così facile. Se tu sei così aggressivo in radio, poi vieni qui e mi aspettavo altro. Giocare a tre ha dato stabilità alla squadra, anche adatta alle caratteristiche di qualche giocatore che abbiamo noi. Come ElSha e Zalewski, come terzino no ma come quinto sì. La squadra ha più stabilità, che mancava da tempo. Domani sì, prossima stagione vedremo. Due dietro Tammy? C’è una dinamica che riguarda come l’avversario si adatta a noi, nel derby abbiamo deciso di giocare con Oliveira e Cristante in una situazione di più controllo”.
Quanto è importante lottare fino all’ultimo momento per il quinto posto, visto a quanto potrebbe capitare a chi la precede.
“Non è un fattore che può cambiare la mia mentalità. Finire quinto o ottavo è drammaticamente diverso. Quinto è Europa League, ottavo nulla. Dobbiamo sempre avere la massima ambizione, cercando la miglior classifica possibile”.
Classifica con “expected goals”, la Roma sarebbe terza
“Putroppo sono dati viertuali, ma ci aiutano a pensare. Siamo una squadra che crea, offensiva, che avrebbe potuto fare risultati diversi. Chi segna di più, vince le partite. Un dato virtuale ma allo stesso tempo ti dà un’informazione, il modo in cui cerchiamo di vincere le partite. Abbiamo bisogno di continuità. Potevamo avere qualche punto in più trasformando qualche pareggio in vittoria.
