Il Presidente della Sampdoria: “Stasera sono impegnato per lavoro e non sarò all’Olimpico a vedere la partita. Schick? E’ un giocatore meraviglioso, serve tempo”
Il Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che non ha mai nascosto la sua fede giallorossa, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà. Il patron dei blucerchiati ha parlato anche della Roma, impegnata questa sera nella sfida contro il Porto in Champions League, del futuro stadio di Tor di Valle, e della questione sullo Stadio Flaminio. Qui un estratto delle sue dichiarazioni:
Sulla Roma
“Stasera sono impegnato per lavoro e non sarò all’Olimpico a vedere la partita. Deve vincere per forza, l’impresa non è impossibile con il Porto. Se i giocatori avranno cuore e testa, possono farcela. Schick? Serve ancora tempo, è un giocatore meraviglioso. Un conto però è giocare nella Samp, in una piazza tranquilla, un conto è giocare a Roma”.
Sul Flaminio
“E’ uno scandalo, non mi ricevono e non mi rispondono al telefono. Ho aperto l’academy della Samp a Roma. Diamo una casa a questi ragazzi. Il Governo, nella persona di Giorgietti o di Salvini, parlano di sviluppare le nuove generazioni di italiani, ma dove li facciamo giocare questi ragazzi se non ci sono gli impianti? Ho detto che lo ristrutturo personalmente, ci penso io. Con noi diventerebbe la casa dei ragazzi di Roma. Non voglio farci case ma campi sportivi. Non ho mai parlato con la sindaca Raggi ma con l’assessore Frongia, che mi ha detto ‘vediamo’. Non trovo a Roma uno spazio. Giochiamo a Tor di Quinto nei campi della polizia, che ringrazio. Ma è normale questo? Non chiedo che mi venga regalato, ma vogliamo farci una casa per i ragazzi per lo sport. Faccio un appello alla Raggi: ci vuoi ricevere, ci vuoi dare il Flaminio, lo rimettiamo noi a posto e sarà una cosa che sarà ricordata? Sarà una città dello sport. Serve aggregare i ragazzi”.
Sullo stadio della Roma
“Ho sentito la sindaca che vuole andarci allo stadio senza auto, ma non abbiamo tutte queste metro. Non si può sentire una cosa del genere. Vogliamo la gente allo stadio e gli diciamo pure come devono venire?”.