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Focus, da Ranieri a Ranieri: il lungo viaggio del tecnico romano tra trionfi e moduli

Dal 2011 ad oggi, il lungo viaggio di Claudio Ranieri tra risultati e moduli

Dopo l’esaltante stagione 2009/2010 della Roma guidata da Claudio Ranieri, dove i giallorossi sfiorarono lo scudetto contro l’Inter di Mourinho, il secondo anno del tecnico testaccino non si rivelò all’altezza delle aspettative. Dopo l’esperienza in giallorosso, Ranieri ha girovagato tra Italia e Europa: Inter, Monaco, Grecia, Leicester e le più recenti Nantes e Fulham. Quali risultati e moduli utilizzati in questo lungo viaggio in giro per il mondo prima di tornare nuovamente a casa? Iniziamo…

L’ultima stagione in giallorosso: l’esonero del 2011

La stagione 2010/2011 inizia con la sconfitta in Supercoppa Italia per 3-1 contro l’Inter e sin dalle prime giornate di Serie A si nota una squadra in difficoltà con lo 0-0 contro il Cesena, esordiente nella massima categoria, e la brutta sconfitta per 5-1 in casa del Cagliari. La stagione di Claudio Ranieri, nelle 25 partite disputate in A, registra 11 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte con un totale di 39 punti ottenuti e una media punti a partita di 1,56.

L’apice fu toccato il 20 Febbraio del 2011 con la sconfitta esterna per 4-3 al Luigi Ferraris contro il Genoa. Nel primo tempo i giallorossi conducevano il match per 0-3 mentre nella ripresa subirono 4 gol in 40 minuti, perdendo clamorosamente l’incontro.

Formazione tipo basata sul rapporto minutaggio/presenze

Nel postpartita, con la Roma ottava in classifica, Claudio Ranieri rassegnò le dimissioni. In Champions League invece la Roma riuscì a passare un delicato ed equilibrato girone con Bayern Monaco, Cluj e Basilea. I giallorossi, dopo essersi complicati il cammino europeo, riuscirono nella celebre impresa di rimontare lo svantaggio di due reti contro il Bayern Monaco, grazie a Borriello, De Rossi e Totti che fissarono il risultato sul 3-2.

Agli ottavi di finale, Claudio Ranieri disputò solo la partita d’andata contro lo Shakhtar Donetsk persa per 2-3 allo Stadio Olimpico il 16 Febbraio del 2011. Come già raccontato, quattro giorni dopo Ranieri presentò le sue dimissioni in seguito alla sconfitta contro il Genoa. In questa prima era con i giallorossi, Ranieri utilizzò quasi sempre il 4-4-2, passando a volte anche al 4-2-3-1.

Quando Ranieri prese in carico un’Inter disastrosa

Nella stagione 2011/2012 Claudio Ranieri assume la guida dell’Inter, sostituendo Gian Piero Gasperini.
Con Ranieri arrivarono le prime vittorie nerazzurre ma il club era in evidente difficoltà, tanto che già in autunno l’Inter era ormai esclusa dalla lotta per i primi posti. Il periodo migliore si registrò da dicembre a gennaio, quando Ranieri sembrava aver trovato la giusta cura: Milito e compagni inanellarono ben 8 vittorie consecutive.

Ma una volta giunti a 6 punti dalla vetta, l’Inter rientrò rapidamente in crisi con 5 sconfitte in 6 giornate.
In Champions League Ranieri fu eliminato agli ottavi di finale dal Marsiglia e alla fine del mese di Marzo venne esonerato.
Al suo posto fu chiamato Andrea Stramaccioni. I numeri in campionato di Ranieri indicano alla fine 26 partite con 12 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte con una media punti di 1,54 a partita.

Formazione tipo basata sul calcolo presenze/minutaggio

Claudio Ranieri in questa sua esperienza nerazzurra è ricorso spesso al 4-4-2 con il centrocampo a rombo, per permettere di utilizzare al meglio Sneijder o Alvarez. Thiago Motta e Cambiasso si alternavano sulla mediana e non era raro vedere Obi a centrocampo insieme a Zanetti, nel tentativo di dare quantità e corsa ad un reparto che in quella stagione ha funzionato davvero poco. La difesa si è affidata all’esperienza di Samuel e Lucio. In avanti ampio spazio al duo Milito-Pazzini.

La rinascita del Monaco grazie a Claudio Ranieri

La seguente stagione Claudio Ranieri divenne il tecnico del Monaco, militante nella Serie B francesce (Ligue 2).
Fu una vera e propria cavalcata vincente con i monegaschi che, sotto la guida di Ranieri, vinsero il campionato conquistando dunque la promozione e il ritorno immediato in Ligue 1.

In 38 partite Ranieri vinse 21 volte, pareggiando 13 partite e perdendone 4 con una media di 2.00 punti a partita. Il tecnico romano venne confermato sulla panchina del club anche per affrontare la massima serie francese, le aspettative non delusero affatto e portò il Monaco alla seconda posizione, qualificando i monegaschi direttamente alla fase a gironi di Champions League.

Formazione tipo basata su calcolo presenze/minutaggio

Nonostante il prestigioso risultato al termine della stagione, Ranieri viene esonerato. Il motivo? Il vicepresidente Vadim Vasilyev ha dichiarato: “Ranieri ha fatto un ottimo lavoro, è stata una decisione difficile ma vogliamo un allenatore con una visione offensiva e che offra spettacolo ai nostri tifosi”. 4-1-4-1 e 4-4-2 sono stati il marchio di fabbrica di Claudio Ranieri per la rinascita del Monaco.

Nel ritorno in Ligue 1, formazione di tutto rispetto per il club del principato che ha avuto due grandi giocatori d’esperienza in difesa: Abidal e Ricardo Carvalho. Spesso abbiamo assistito anche all’utilizzo dell’italiano Raggi. Come terzini Kurzawa (oggi al PSG) e Fabinho (oggi mediano al Liverpool di Klopp).

A centrocampo Moutinho in regia coadiuvato dai muscoli di Kondogbia e spesso anche Toulalan. Sulle fasce o sulla trequarti (a seconda dell’utilizzo), abbiamo visto le prime gesta di James Rodriguez e Ferreira Carrasco (ricorrente anche la presenza di Obbadi). In attacco Falcao e Riviere costituivano una vera e propria macchina da gol insieme al francese Germain e all’intramontabile Dimitar Berbatov.

La breve e sfortunata parentesi alla guida della Grecia

Nel 2014/2015 la federcalcio greca affida la panchina della propria nazionale a Claudio Ranieri ma i risultati sono stati più che scadenti. L’attuale allenatore della Roma ha disputato da tecnico solo 4 partite raccogliendo 1 punto e segnando 1 solo gol. Infatti la Grecia venne sconfitta dalle Isole Far Oer, dall’Irlanda del Nord e dalla Romania, riuscendo a pareggiare 1-1 solo con la Finlandia. Ranieri al termine dell’esperienza rivelò: “Ho fallito con la Grecia perché li ho potuti allenare solo per un totale di 15 giorni, non ho potuto mai fare un ritiro per trasmettere le mie idee di gioco”.

Formazione schierata nella sconfitta con le Isole Far Oer (0-1) del 14/11/2014

La favola di Re Claudio: il Leicester campione d’Inghilterra

Nella stagione 2015/2016 Claudio Ranieri si siede sulla modesta panchina del Leicester City Football Club, piccola realtà che l’anno precedente ha sfiorato la retrocessione chiudendo la stagione al 14° posto. Quello che accadde fu qualcosa di incredibile, a detta di molti la più grande impresa sportiva dell’età contemporanea (o forse di sempre).

Dopo 38 partite di Premier League, il Leicester con 23 vittorie, 12 pareggi e 3 sconfitte si laurea con 81 punti campione d’Inghilterra con 68 gol (terzo migliore attacco) e 36 gol subiti (seconda miglior difesa). E’ in quel momento che Claudio ‘Martello’ diventa per tutti ‘King Claudio’, acclamato e santificato da una tifoseria che difficilmente vedrà nuovamente un trionfo in campionato.

L’esonero dal Leicester, la solitudine dei numeri primi

Il calcio sa essere croce e delizia ma il 23 febbraio del 2017 forse si è esagerato. La dirigenza delle Foxes ha deciso di detronizzare King Claudio con l’esonero a sorpresa: il tecnico paga soprattutto i risultati negativi in Premier League, dove il Leciester ottiene in 25 partite solo 5 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte con la misera media punti di 0,84 punti a partita e il 17° posto in classifica. Mentre in Champions League il Leicester di Ranieri arriva sino agli ottavi di finale, dove l’allenatore romano perde per 2-1 e viene esonerato il giorno seguente.

Il Leicester City campione d’Inghilterra 2015/2016

Il 4-4-2 è stato il modulo su cui sono state costruite le fortune del Leicester di Ranieri grazie anche all’emergere di talenti inaspettati come Jamie Vardy, N’golo Kanté e Riyad Mahrez. Ma non solo, un modulo che ha dato nuova linfa vitale e che ha contributo a valorizzare caratteristiche e qualità di giocatori sino a quel momento lontani dagli occhi del grande calcio.

Kasper Schmeichel tra i pali, Fuchs, Huth, Morgan e Danny Simpson hanno composto una rocciosa difesa, quasi invalicabile, battuta come detto in sole tre occasioni. A centrocampo le sorprese, oltre i già nominati Kanté e Mahrez, sono stati Albrighton e Drinkwater, instancabili motori di una squadra mai sazia. In attacco Vardy è stato spesso affiancato da Okazaki o Ulloa, che si sono rivelati determinati in almeno una decina di partite.

Il gioco “à l’italienne”, Ranieri guida il Nantes

Il presidente del Nantes, Waldemar Kita, affida la guida tecnica a Claudio Ranieri, con il compito di risalire quanto più possibile in classifica, dopo le brutte esperienze negli ultimi anni. Con una squadra dal tasso tecnico povero e un mercato che non ha fatto niente per migliorare la situazione, Claudio Ranieri non è riuscito nell’impresa di portare in Europa il Nantes.
La stagione si chiuderà al 9° posto con 52 punti maturati a fronte di 14 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte e una media punti di 1,37.

Formazione tipo basa sul calcolo minutaggio/presenze

A campionato non ancora concluso e a poche ore dall’ultimo match, è stato comunicato dal club francese la rescissione consensuale dei rapporti tra il Nantes e Ranieri. Così come nell’esperienza al Leicester, il tecnico testaccino ha riproposto un 4-4-2: con Dupe tra i pali, difesa a quattro con Dubois, Pallois, Diego Carlos e Djidji; centrocampo composto da Iloki, Rongier, Touré, Kacaniclic e in attacco Emiliano Sala e Nakoulma.

La disastrosa stagione del Fulham, il ritorno di King Claudio non è bastato

Arrivato sulle ceneri prodotte dall’esperienza di Slavisa Jokanovic, l’esperienza di Claudio Ranieri con il Fulham è durata appena 3 mesi e mezzo e 16 partite. Ma le 3 vittorie contornate da 3 pareggi e 10 sconfitte, non sono bastate per risollevare le sorti di un club che sembra ormai destinato alla retrocessione.

Il 4-4-2 è stato usato solo in alcune situazioni. In Inghilterra hanno sottolineato come il Fulham di Ranieri non abbia avuto continuità di modulo.

Dopo la sconfitta con il Southampton, Claudio Ranieri ha lasciato il club di comune accordo con il Fulham.
All’ombra del Craven Cottage, Ranieri non è riuscito a imporre il 4-4-2, usato in alcune circostanze, spaziando dal 5-4-1 al 4-2-3-1 nel tentativo di sfruttare la rapidità sulle fasce e Mitrovic come unica punta e riferimento offensivo.
Il 28 febbraio scorso, il boss del Fulham, Shahid Khan, ha nominato Scott Parker come nuovo manager dei Cottagers, al posto di Claudio Ranieri.

In seguito a un colloquio con il tecnico romano, Shahid Khan ha deciso che il divorzio fosse nell’interesse di entrambe le parti, definendo Ranieri “perfect gentleman, come sempre” e aggiungendo, in un comunicato, che “Claudio lascia il Fulham come un nostro amico e senza dubbi sul fatto che presto tornerà a raccogliere successi”.

 

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