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Focus, alla scoperta del Gruppo Rizzani de Eccher: il possibile costruttore dello Stadio della Roma (FOTO)

Il gruppo friulano potrebbe divenire il nuovo partner di Pallotta nella costruzione dello Stadio della Roma

Una delle eccellenze italiane all’estero, con un portfolio davvero invidiabile, esempio virtuoso di managerialità e sviluppo per un’azienda che conta più di 3.400 dipendenti e può vantare un fatturato di oltre 1 miliardo di euro: stiamo parlando del Gruppo Rizzani de Eccher, il potenziale sostituto dell’“Eurnova” di Luca Parnasi come costruttore materiale del nuovo stadio di proprietà della Roma.

L’80% del fatturato dell’azienda friulana arriva dall’estero, dove molte sono le opere che la Rizzani de Eccher ha realizzato nell’ambito di reti ferroviarie e metropolitane. La metropolitana leggera di Manila nelle Filippine, quella di Londra, la metropolitana di Bukit Panjang a Singapore, la Millennium Line di Vancouver, la linea Richmond – Vancouver Airport, le due linee della metropolitana di Dubai ed il tratto ferroviario ad alta velocità OuedTlelatTlemcem in Algeria, dello sviluppo complessivo di 132 km dei quali 20 km circa da realizzarsi su viadotto, sono solo alcune delle opere dove la Rizzani de Eccher è presente con le sue tecnologie innovative.

Per quanto riguarda lo Stadio della Roma, non rappresenterebbe un unicum nella storia del colosso italiano: infatti la Dynamo (società controllata dalla seconda banca Russa, VTB Bank) ha affidato a Codest (la società operativa in Russia da oltre trent’anni, controllata dal Gruppo italiano di costruzioni Rizzani de Eccher) il contratto per la ricostruzione del Dynamo Central Stadium, su progetto degli architetti David Manica e dello studio SPEECH (arch. Sergey Tchoban).

 

Collocato in un grande parco storico sulla Leningradsky Prospekt di Mosca, il progetto, unico in Europa, si colloca nell’ambito della ricostruzione del leggendario Stadio moscovita costruito nel 1928, di cui una parte della facciata storica è stata conservata, integrandosi nel nuovo involucro concepito da David Manica.

Il complesso sportivo e commerciale, dalla forma che ricorda un uovo di Faberge, è caratterizzato da un’avveniristica struttura a rombi, progettata interamente dall’architetto americano Manica e dal bureau russo Speech.
Lo stadio può ospitare fino a 33.000 spettatori, mentre l’Arena, con una configurazione trasformabile per hockey, basket e volley oltre a spettacoli, può ospitare fino a 14.000 spettatori.
Il complesso edilizio comprende anche un Hotel Hyatt Regency, un centro congressi con 56 serviced apartments, sette edifici residenziali, per 190.000 mq per 1059 appartamenti, e 4 edifici per uffici per totali 58.000 mq.

Questa nuova commessa, del valore di circa 525 milioni di Euro, costituisce per il gruppo Rizzani de Eccher l’integrazione di un altro importante contratto, attualmente in corso nella stessa area, per il medesimo committente: il complesso VTB Arena Park, costituito da 13 edifici (2 hotel, 4 edifici direzionali, 6 edifici residenziali e 1 edificio di servizio), per un importo contrattuale di circa 700 milioni di Euro.

Inizialmente il nuovo stadio della Dynamo avrebbe dovuto ospitare alcune gare del mondiale russo ma il completamento del progetto ha richiesto più tempo: per quanto riguarda la parte calcistica, il manto erboso è stato recentemente dichiarato “non idoneo” dagli ispettori della Lega Russa, che hanno spostato così alla Khimki Arena il derby tra la Dynamo e lo Spartak Mosca (terminato 0-1), mente l’Arena (che si chiama “Arkady Chernyshev Arena” per le gare di Hockey) è stata inaugurata il 4 gennaio con il match tra l’HC Dynamo Mosca e l’Avtomobilist Yekaterinburg.

Nel mese di febbraio, inoltre, la Rizzani de Eccher ha vinto la gara per la costruzione della sede di Gazprom, a Minsk, per un valore di 630 milioni di dollari. Il contratto, firmato con Gazprom Transgaz Belarus dalla controllata Codest, riguarda un Centro Multifunzionale, che sarà fra l’altro la sede di Gazprom (il più grande gruppo petrolifero del mondo).

Progettato dalla russa Vips e dall’americana Aecom, il complesso consiste di una torre di 35 piani, racchiusa da una facciata completamente vetrata; un hotel cinque stelle Radisson Blu di 204 stanze con annesso Centro Conferenze per circa 1.600 persone; 4 edifici residenziali e direzionali; una shopping mall con 11 ristoranti; un centro medico e un centro sportivo. La superficie complessiva è di 261.000 mq circa (di cui circa 110.000 interrati), per una cubatura complessiva di 1.335.000 mc.

 

STORIA DEL GRUPPO DE ECCHER

Volendo descrivere brevemente la storia dell’azienda, possiamo scrivere che il gruppo Rizzani de Eccher nasce nel lontano 1831 a Udine, come impresa di costruzioni che si farà apprezzare per le sue opere di ingegneria in Italia e in diversi paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Nella seconda metà degli anni ‘80, grazie all’impegno, al coraggio della famiglia de Eccher ed alla collaborazione di alcuni giovani e brillanti manager, il fatturato del Gruppo fa segnare una grossa espansione passando dai 37 miliardi di Lire del 1986 ai 228 miliardi di Lire del 1990. 

A partire dai primi anni ‘80, con l’acquisizione di diversi lotti dell’Autostrada Carnia-Tarvisio, di quella del Frejus e della Messina-Palermo, la Rizzani de Eccher realizza impalcati da ponte a struttura continua con conci prefabbricati coniugati.
L’utilizzo di questa tecnologia permette di costruire impalcati continui, perfettamente aderenti all’andamento dell’asse stradale, con campate che raggiungono anche i 120 metri di luce e tempi di esecuzione molto contenuti. Nel corso degli anni questa diventa una vera e propria specializzazione e l’importanza e le peculiarità tecniche dei progetti realizzati portano alla Rizzani de Eccher fama internazionale.

Il consolidamento arriva negli ultimi anni, quando la Rizzani de Eccher entra a far parte del gruppo delle prime 10 imprese di costruzioni italiane e di quello delle prime 100 del mondo (Top International Contractors) secondo la rivista “Engineering New Records“. Ad oggi è tra i maggiori nel settore delle costruzioni, operando in quattro distinte aree di attività con know-how specifici ed innovativi: general contracting per l’edilizia e per le infrastrutture, ingegneria ed attrezzature per la costruzione di ponti e sviluppo immobiliare.

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