Il nuovo direttore sportivo della Roma ha tenuto ieri la sua prima conferenza stampa. Nessun sofismo, nessuno slogan. Solo parole concrete
La conferenza stampa del nuovo ds Gianluca Petrachi ha fomentato gli animi, facendo ritornare la positività a molti tifosi della Roma. Il nuovo direttore sportivo ha toccato diversi temi, primo fra tutti il calciomercato: chiare le sue parole su Gonzalo Higuain, seguito attentamente dalla Roma: “Chi lo discute è pazzo. Potrebbe far comodo qualora Dzeko andasse via, ma le motivazioni contano moltissimo. Se si aprisse qualcosa con la Juve, deve essere lui a crederci. Per ritrovarlo il vero Higuain non ci sarebbe niente di meglio della Roma, potrebbe seguire le orme di Batistuta“.
Il ds torna poi a parlare concretamente, glissando le possibili domande relative alle vittorie dei trofei: “Bisogna essere realisti, oggi è l’anno zero. È una squadra che deve ripartire portando giocatori che abbiano qualità morali e non la pancia piena o che pensino al dio denaro. L’esempio è Spinazzola che ha lasciato la Juve o Diawara che non farà un giorno di vacanza. Sono molto ambizioso. Fare il ds alla Roma vale il prezzo della vita professionale. Non posso dire alzo un trofeo, sarebbe da stupidi. Qui bisogna ricostruire”. Petrachi si sofferma poi sul caso Barella, non ancora risolto: “Prima che arrivassi, l’agente è venuto tante volte qua. Era contento di venire alla Roma, poi lo ha chiamato Conte che è bravo a motivare. E ci sta che il giocatore voglia giocare la Champions. Io non ho mai cercato Barella. È il Cagliari che ha cercato la Roma. Per me è un capitalo chiuso, se ci ripensa ne parliamo.” Infine, una parola su Totti e De Rossi:”Mi sarebbe piaciuto avere accanto Francesco e se un giorno volesse tornare sono pronto ad accoglierlo. Daniele magari un giorno sarà il nostro l’allenatore”.