Le parole dell’allenatore ed ex calciatore spagnolo
Victor Muñoz, allenatore ed ex calciatore di Barcellona e Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo:
Che momento sta attraversando il Barcellona con l’arrivo di Quique Setién?
“Penso che stia facendo bene. Mi sembra ingiusto per Valverde: è stato esonerato da primo in classifica, mentre in questo momento è secondo. Penso sia stato ingiusto esonerare Valverde. Setién è un ottimo allenatore, spero che il Barcellona riesca a vincere quest’anno”.
Il Barcellona ha esonerato Valverde, che però si porta dietro le clamorose eliminazioni in Champions contro la Roma e il Liverpool.
“E allora doveva essere esonerato l’anno scorso. Quest’anno Valverde era primo in Liga e ha vinto tutte le partite in Champions. Dal mio punto di vista, come allenatore, è ingiusto ciò che è successo al Valverde”.
Le piace Setién come allenatore?
“Siamo stati compagni. Ha iniziato tardi ad allenare. Adesso ha vinto al superenalotto allenando il Barcellona. Sta facendo un lavoro giusto e speriamo bene fino alla fine del campionato. Mi piace il suo stile, è un allenatore importante e se sta allenando il Barcellona lo merita”.
Che ne pensa di Carles Perez?
“Che meritava di rimanere al Barcellona, per quello che ho visto durante la stagione. Adesso sta alla Roma perché non avrebbe trovato spazio con Setién, che glielo ha comunicato sinceramente. Ma per me doveva rimanere al Barça: ha grandi qualità”.
Molti spagnoli a Roma non si sono affermati o confermati: per esempio Guardiola, José Angel, Bojan, il primo Luis Enrique allenatore. Pensa che l’Italia non si sposa con le caratteristiche degli spagnoli?
“Non è facile giocare in Italia per uno spagnolo, così come il contrario. Il calcio italiano è esigente e importante. Penso però a Callejon. Carles Perez potrebbe seguire le sue orme, un calciatore che fa gol, che è tenace e che sa dribblare gli avversari”.
Carles Perez dove lo farebbe giocare?
“Esterno offensivo. Può stare sulla fascia con 3 attaccanti, ma può fare anche la seconda punta in un attacco a due. E’ veloce, dribbla bene, sa segnare. Dipende molto dall’allenatore”.
Ha mai visto giocare Villar?
“Non lo conosco bene”.
Lei nel 2018 è andato in Cina per aiutare questo movimento calcistico.
“Ho fatto una cosa diversa da quello che ho sempre fatto. Ho sempre fatto il professionista, mi è arrivata questa offerta interessante, cioè selezionare i calciatori giovani cinesi più promettente. Ho girato parecchio per la Cina. E’ stato molto interessante. Ai cinesi manca la concezione di squadra, però”.
