Con il primo punto in campionato, è scattato l’obbligo di riscatto del 22enne
Per Fonseca non sarebbe un fallimento, ma la mancata qualificazione alla prossima Champions League rappresenterebbe una grossa botta a livello economico e d’immagine nel primo anno di Friedkin. Intanto da ieri Carles Perez è un calciatore della Roma a tutti gli effetti. Serviva almeno un punto in campionato, ne sono arrivati tre con il Lecce, per esercitare l’obbligo di riscatto dal Barcellona da 12,5 milioni di euro più 4 di bonus.
“Ripagherò la fiducia della Roma che ha speso tanti soldi per me. Non sono il ragazzino che viene dalla cantera, ma sono un professionista dalla testa ai piedi. Il Barcellona? Non mi hanno spiegato nulla, nel calcio siamo come dei prodotti da vendere e acquistare ma non mi pento di niente“, dice Perez. Nelle prossime 2-3 partite non ci sarà Pellegrini per infortunio, al suo posto, da trequartista, è pronto Mkhitaryan e, sugli esterni, due tra Under, Kluivert e proprio Perez.
La Roma è virtualmente a -7 dall’Atalanta, che deve recuperare la gara col Sassuolo. Il calendario dei giallorossi però è in discesa: da qui al 22 marzo i giallorossi affronteranno Cagliari e Milan in trasferta e Sampdoria e Udinese in casa. In Europa League, in caso di passaggio col Gent, gli ottavi, col rischio di incontrare una big, si giocheranno il 12 e il 19 marzo. Lo scrive Leggo.