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Diaconale: “Mancato anticipo di Atalanta-Lazio? Due interessi legittimi”. Ma nel 2015…

Il responsabile della comunicazione dei biancocelesti, nonché portavoce di Lotito, è tornato sulla questione con la società bergamasca. Ma nel 2015 Lotito chiese e ottenne lo spostamento del derby

Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio e portavoce del presidente biancoceleste Claudio Lotito, sul proprio profilo Facebook, è tornato a parlare del mancato anticipo di Atalanta-Lazio, chiesto dalla società bergamasca per usufruire di un giorno in più di riposo in vista del ritorno di Champions League contro il Valencia:

È bene fare un passo indietro rispetto al caos generale in cui è piombato il calcio a causa del Coronavirus. E tornare sulla polemica precedente, quella sul mancato anticipo di Atalanta-Lazio. In cui ciò che colpisce non è la disparità di giudizio. Nessuno mette in discussione l’interesse dell’Atalanta ad anticipare di un giorno la partita con la Lazio per avere 24 ore in più di riposo e di preparazione in vista dell’incontro del martedì successivo con il Valencia. Al tempo stesso nessuno dovrebbe mettere in discussione l’interesse della Lazio a non anticipare di un giorno la gara con l’Atalanta per usufruire di tutto il tempo necessario per far riposare i giocatori e preparare al meglio una partita con una diretta concorrente per la Champions.

I due interessi sono entrambi legittimi e comprensibili. Ciò che colpisce ed irrita però è che mentre l’interesse dell’Atalanta è stato santificato, quello identico della Lazio è stato criminalizzato dai commentatori dei media settentrionali ben felici di rispolverare i soliti pregiudizi acrimoniosi nei confronti della società biancoceleste e del Presidente Claudio Lotito arricchendoli, per l’occasione, con una robusta dose di moralismo da strapazzo.

Le ragioni di questa disparità di giudizio e di tanta animosità sono facilmente comprensibili. La fase finale dell’attuale campionato è segnata dalla sfida della Lazio a Juventus, Inter per lo scudetto ed all’Atalanta (almeno fino a questo momento) per il quarto posto che vale la Champions. Creare un clima ostile all’incomodo della Capitale può aiutare a rendere la sua corsa più complicata ed difficile. Che c’è di meglio di un po’ di criminalizzazione fatta di pregiudizi conditi da un pizzico di razzismo territoriale per rendere incandescenti i campi di Torino e Bergamo dove la Lazio si giocherà una parte delle sue ambizioni?

Tutto questo, però, non preoccupa e spaventa affatto. Quando il gioco si fa duro, si dice, i duri incominciano a giocare. E nella Lazio i duri non mancano! A partire dal suo Presidente che dopo aver difeso le ragioni della sua società ora si batte per far uscire il calcio nazionale dal caos da Coronavirus che minaccia la conclusione corretta del campionato”.

La mente non può però non andare al maggio del 2015. Domenica 24, alle ore 15, era previsto il derby della Capitale che valeva la Champions League: Roma seconda con un punto di vantaggio sulla Lazio (accedevano ai gironi di Champions solamente le prime due, mentre la terza in classifica sarebbe dovuta passare per i preliminari). I biancocelesti, impegnati nella finale di Coppa Italia contro la Juventus il mercoledì, 20 maggio, chiesero alla Lega, e ottennero, lo spostamento della partita al lunedì, 25 maggio, alle 18.

E infatti, Mauro Baldissoni, all’epoca dei fatti DG della Roma, rispose in questo modo: “Si gioca quando decide la Lega, noi ci adattiamo e andiamo in campo per vincere. Io potrei dire tante cose, potrei dire che non c’è una vera motivazione da parte della Lega e io non l’ho letta, potrei dire che ci sono diritti TV da rispettare così come va rispettata la gente che compra i biglietti per una giornata festiva cioè domenica e che tanti cittadini romani troveranno le strade chiuse in un giorno feriale, potrei dire che la Juve ha giocato mercoledì e poi sabato, ma alla fine dico soltanto che si gioca quando decide la Lega e noi andremo in campo per vincere.
Le regole sono chiare, alcuni interessi non vengono tutelati in questo modo. Si è sempre agito in un certo modo in passato, la Juventus infatti gioca sabato. Si è sempre giocato di mercoledì e domenica, adesso la Roma scenderà in campo quando deciderà la Lega
“.

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