Il presidente della Lazio non voleva perdere il vantaggio di giocare con il pubblico
Serie A a porte chiuse fino al 3 aprile. E’ questa la misura che sarà adottata a causa del diffondersi del Coronavirus in Italia. Secondo quanto riporta La Repubblica, non tutti avrebbero accolto con favore questa decisione, e l’intervento della FIGC, che ha dato seguito al decreto ministeriale, ha evitato una lunga discussione che avrebbe portato, probabilmente, a uno stallo della questione.
Chi non sarebbe stato felice della scelta di proseguire a porte chiuse è stato Claudio Lotito, presidente della Lazio, il quale insisteva per giocare a porte aperte. Il patron biancoceleste auspicava attraverso un pressing sul Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che il governo accettasse di affidare ai prefetti la scelta sugli stadi da chiudere. Non voleva, infatti, perdere il vantaggio di giocate davanti ai propri tifosi.