L’ex portiere giallorosso è tornato a parlare di Roma
Alexander Marangon, ma per tutti Doni, ha vissuto anni importanti in giallorosso, sotto la guida di Luciano Spalletti. L’ex portiere brasiliano ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”.
Verso la Roma si percepisce da parte sua una riconoscenza infinita.
“Certo. In maglia giallorossa ho vinto tre trofei, ho conquistato la Coppa America da titolare e ho giocato con grandi compagni. Ricordo ancora il primo giorno che ho visto il Colosseo: un’emozione. Come l’inno di Venditti, sentito ogni volta che la squadra entrava in campo a riscaldarsi”.
Segue sempre la Roma?
“Ogni tanto, quando posso. L’azienda mi tiene impegnato per molto tempo, ma sono rimasto legato a quei colori”.
Chi la convince di più?
“Zaniolo, un vero talento. Poi apprezzo anche Fonseca, è un bravo allenatore. Riguardo ai brasiliani, invece, di Ibañez si dice un gran bene, Juan Jesus è bravo. Infine sono sicuro che Fuzato farà grandi cose con la maglia della Roma. È un ottimo portiere”.
I giallorossi negli ultimi anni ne hanno cambiati tanti.
“Vestire la maglia della Roma non è facile. Devi avere la testa giusta e saper gestire la pressione”.
Parliamo di Totti, che compagno è stato?
“Un grande. Lo considero senza dubbio uno dei più forti calciatori di sempre…”
De Rossi invece?
“Un amico, anche lui un grandissimo. Giocare con lui era fantastico, teneva il centrocampo e la difesa. Mi sentivo al sicuro”.
Tra Totti e Spalletti non è finita bene, sorpreso?
“Quando c’ero io hanno sempre avuto un rapporto normale. Di quello che è accaduto dopo non posso parlare perché non lo so”.
Ci racconti lo Spalletti allenatore.
“Con lui ho vinto due Coppe Italia e una Supercoppa da titolare. Ho lavorato con altri grandi allenatori, ma lui è stato il migliore mai avuto. Ti diceva sempre le cose in faccia, e poi era meglio non farlo arrabbiare. Era capace anche di prenderti a schiaffi (ride, ndr )!”.