Partita gagliarda dei viola che alla fine si impongono per 3-1. La Roma si può battere
E’ il 9 aprile del 2001, in soli novanta minuti la Fiorentina riesce a tornare al successo dopo 10 giornate, a fermare la capolista Roma vincendo 3 a 1, a riaprire il campionato con la Juve di nuovo a sei lunghezze dalla vetta. I viola trovano i tre punti grazie ad una partita giocata con il cuore, con la rabbia e con la potenza fisica.
Alla Roma mancano il gol dell’ex amato-odiato Batistuta, le magie di Totti o i gol di Montella, che non riesce a salvare la patria giallorossa. Ad esultare tra i cannonieri è Chiesa, che trova una doppietta pesante e importante e con lui esulta Mancini al suo primo acuto da allenatore. I giallorossi vanno in svantaggio al 12′ grazie al gol di Enrico Chiesa e i viola pongono il muro davanti alla porta di Toldo. Quando inizia a sembrare insuperabile però il muro viola cade di schianto, senza nessun tremore ad avvisare il rischio. Al 30′ calcio d’angolo sul quale si tuffa Emerson che porta la Roma sull’1-1 al fine primo tempo.
Il secondo tempo inizia con l’autogol di Vincent Candela: è il 12′ è il 2 a 1 che accende il pomeriggio. Capello toglie Delvecchio e butta dentro Montella, il ritmo si alza improvvisamente. La Roma attacca, ma rimbalza. Attacca, si innervosisce e presto si disunisce. Tanto da subire al 33′ del secondo tempo il 3-1, siglato da Enrico Chiesa, che chiude il match e riapre il campionato.