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Caccia al ds: Rangnick già operativo? Ma la Premier League lo tenta

I Friedkin proveranno a chiudere il discordo ds nel mese di ottobre

Col mercato chiuso, la Roma può finalmente concentrarsi e dedicarsi alla ricerca del suo nuovo direttore sportivo. Il club giallorosso sta vagliando vari profili, italiani e stranieri (da Paratici a Berta, da Campos a Branco), ma nelle ultimissime ore sembrerebbe essersi fatto nuovamente largo il nome di Ralf Rangnick.

Operazioni da…Rangnick – Non è un mistero, è noto a tutti che la proprietà americana si sia incontrata ad agosto a Londra con l’ex manager del Lipsia. Un meeting utile per conoscersi, studiarsi, capirsi. Il tedesco ha parlato esponendo i suoi piani, i Friedkin hanno ascoltato prendendo tempo: vogliono essere sicuri della scelta, desiderano la miglior figura possibile che possa assumersi la responsabilità della programmazione sportiva del club. Tuttavia c’è chi sostiene, tra gli operatori di mercato che spesso si confrontano e lavorano con la Roma, che il manager di Backnang sia il prescelto da almeno un paio di settimane e che sia già al lavoro da tempo. Forzatura? Non è da escludere, ma le uniche due “nuove” operazioni dei Friedkin in sede di mercato sposerebbero in pieno la filosofia di Ralf: svecchiare la squadra per inserire giocatori giovani e di talento da far crescere (Borja Mayoral e, soprattutto, Kumbulla). 

Inghilterra – Roma e Rangnick, Rangnick e la Roma. Le strade non sono state ancora unite ufficialmente, ma nel frattempo il tedesco, ai microfoni di Sky Sports, ha toccato degli argomenti che, più o meno direttamente, hanno a che fare con la società capitolina. Ad esempio, ha elogiato pubblicamente il Lipsia per: “L’acquisto di Kluivert, un ottimo colpo. Justin aumenterà notevolmente le possibilità tattiche di Nagelsmann e della squadra”. Infine ha chiosato sul suo futuro, senza nascondere il desiderio di formare un nuovo club, occupandosi del lavoro di sviluppo: “Sarebbe bello poterlo fare in Inghilterra”. Proprio per questo ha già imparato l’inglese. Lui, considerato da tutti come un profilo internazionale, ma che forse si starebbe sponsorizzando un po’ troppo in giro per l’Europa. L’esatto opposto dei Friedkin, amanti della discrezione e della riservatezza. Loro di pubblicità non ne amano molta.

A cura di Flavio M. Tassotti

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