Il tedesco si sfila dalla corsa per la scrivania giallorossa
Tra i Friedkin e Rangnick c’è stato un leggero flirt, che non è sbocciato in vero e proprio amore. Il tedesco, tra i primi uomini di calcio consultati dalla nuova proprietà della Roma, non verrà assunto come direttore sportivo. Semplicemente non collimavano le esigenze.
Lo ha spiegato lo stesso Rangnick in un’intervista a ElPais: “Non so se mi senta più dirigente o più allenatore, posso fare entrambi i ruoli. Ma nei grandi club la doppia responsabilità è difficile. Non sto trattando con la Roma. Non riesco a immaginare di andare a lavorare là adesso. Penso che i miei ultimi 14 anni, tra Hoffenheim e Lipsia, abbiano dimostrato cosa so fare. Posso avere successo quando sono più di un semplice allenatore, uno sviluppatore del club. La mia intenzione è di essere assunto da un club di tradizione, in Germania o in Inghilterra. Ma potrei anche lavorare come allenatore per un club ambizioso che parte da subito per vincere”. Alla Roma non serviva un trainager, ma un ds. Per il momento dunque, niente Rangnick, in futuro si vedrà. Lo riporta “Il Corriere dello Sport”.