Le parole del presidente della federazione polacca
Zibi Boniek, ex centrocampista giallorosso, viene intervistato da “Il Corriere dello Sport” e tra le tante tematiche toccate c’è anche quella legata a Nicolò Zaniolo.
Zaniolo è al centro dei riflettori per le sue vicende extra campo…
“La vita privata è sacrosanta, bisognerebbe lasciarla lontana dai riflettori ma molto spesso sono proprio i protagonisti a renderla pubblica tramite i social. Molti giocatori si risentono di questa attenzione mediatica alla vita privata, molte volte sono loro stessi a suscitare interesse e curiosità. Per quanto riguarda Zaniolo le sue vicende extra campo sono delicate, per questo gli farebbe bene concentrarsi solo sul recupero”.
Come considera il ragazzo?
“Zaniolo ha un grande talento ma a volte non è tutto e non basta. Il talento è un dono della vita che deve essere sfruttato e non buttato. Potrei elogiare Nicolò a lungo, è un giocatore strepitoso, ma il mio intervento deve essere costruttivo: in ogni partita l’ho visto stanco verso il settantesimo minuto. Questo è un problema se si vuole diventare migliori”.
Da cosa può essere dovuto?
“Da una o più condizioni: gli allenamenti, l’alimentazione, i comportamenti, il lavoro quotidiano. Un giocatore della sua età dovrebbe essere fresco fino al termine della partita. Invece è sempre stanco e provato. Deve risolvere questo problema: se ci riesce può diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo”.
Stanchezza fisica o mentale?
“Il suo è molto probabilmente un problema mentale e deve risolverlo al più presto per non buttare via il suo talento. Non deve gettarsi via perché oggi ci sono tanti modi per fare il calciatore: puoi essere serio, puoi essere meno serio, puoi fregartene e prendere milioni scendendo in campo solo in allenamento. Ci sono giocatori che fanno come vogliono, Nicolò ha però dimostrato di avere la fame di chi vuole diventare un giocatore importante”.