Lo spagnolo nel secondo tempo ha compiuto almeno tre interventi decisivi
Nelle tempesta si è salvato solo il criticatissimo Pau. È questa la fotografia di un derby da cancellare per la Roma: uscire dal campo con il proprio portiere che conquista la palma di migliore tra gli 11 sconfitti in un 3-0 senza appello. Lopez è stato l’unico ad aver preso una sufficienza in pagella, grazie alla capacità di tenere la barra dritta nel momento di maggiore confusione. Se nel secondo tempo non avesse compiuto almeno tre interventi decisivi sui tiri di Milinkovic, Immobile e Caicedo, il pesante ko si sarebbe trasformato in una goleada. E invece lo spagnolo ha risposto presente, confermando quanto di buono s’era visto nelle ultime tre sfide contro Sampdoria, Crotone e Inter.
Pau non è “una radiolina” (come Gianluca Mancini gli aveva chiesto di essere durante Roma-Cagliari, quando entrò per sostituire l’infortunato Mirante), ma un portiere può trasmettere tranquillità in tanti modi. Anche con i suoi silenzi che ispirano tranquillità al posto della frenesia. Dovrà certamente affinare la timidezza, nel frattempo ha lavorato molto su sé stesso per scacciare via paure e pressione. È un primo passo. Lo scrive il Corriere dello Sport.