L’ex calciatore della Roma, campione d’Italia nel 2001, ha ripercorso la stagione del tricolore romanista
Jonathan Zebina, campione d’Italia con la Roma nel 2000-2001, ha rivissuto la cavalcata tricolore nel programma Al Circo Massimo su TeleRoma56. Il francese ha anche parlato della Roma attuale e di Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni:
Quando avete capito che potevate davvero lottare per lo Scudetto?
“Dopo pochissime partite. Adesso, sinceramente, non ricordo tutti gli attimi dei singoli match. Ma dopo tre giornate eravamo già in vetta e sapevamo che avremmo lottato per vincere”.
Sono passati venti anni dallo Scudetto. Tu hai giocato anche in altre squadre. Cosa manca a Roma per poter vincere con continuità?
“Posso fare subito un esempio. Quando vinci da altre parti, come a Torino, è assolutamente normale. Forse fin troppo, quando vinci a Roma invece è una cosa speciale. Ma quella vittoria a Roma me la porterò dentro per sempre, in ogni attimo. Un altro motivo potrebbe essere la pressione che c’è a Roma, come per esempio le radio. Alcune cose vengono raccontate cento volte. Inizialmente neanche capivo cosa fosse successo. Ti rendi conto di scrivere la storia solo col passare del tempo. A volte sul momento non hai piena percezione”.
L’anno dopo lo Scudetto la Roma era ancora più forte ma non è riuscita a ripetersi, perchè?
“Questo è un mio grandissimo rammarico. Con tristezza, ma va detto che altre squadre avrebbero vinto. La rosa della Roma dopo lo Scudetto era assolutamente in grado di vincere di nuovo. Eravamo molto forti, ne avremmo dovuto vincere come minimo un altro. Se quel giorno mi avessero detto che Roma sarebbe stata venti anni senza vincere uno Scudetto, non ci avrei mai creduto“.
Nella Roma hai giocato con calciatori dalla forte personalità. Oggi si parla di Sergio Ramos. Uno come lui che impatto potrebbe avere a Roma?
“Uno come Sergio Ramos a Roma porterebbe personalità e mentalità. Lui in carriera ha vinto ogni cosa, quindi sa come si fa. Un acquisto così potrebbe essere soltanto positivo. Per me sarebbe di grande aiuto anche ai giovani di Trigoria“.
Cosa ne pensi di Mourinho alla Roma? Cosa può portare il portoghese?
“Mourinho è un allenatore che ha vinto tantissimo, forse a volte si è un po’ perso nel suo personaggio. Adesso lui, secondo me, ha anche la voglia di dimostrare che può essere ancora un numero uno. Con il portoghese la Roma, però, dovrà ottenere i risultati. Altrimenti può finire abbastanza male questa avventura. Roma ti dà tutto finché la piazza ci crede, ma quando non ci crede più ci sono grandi problemi. Roma è una piazza bellissima ma difficile, spero che Mourinho riesca a gestirla. Deve sfruttare l’entusiasmo della piazza e portare tutti dalla sua parte, se riesce in questo intento vedremo cose molto importanti“.
