Lo Special One ha scelto il modulo della sua Roma
Il suo lavoro è appena iniziato, ma le idee sono già chiare. Nella terza amichevole precampionato la Roma di Mourinho si è imposta per 1-0 contro la Triestina grazie a un gol di Zalewski ma, al di là del punteggio, la gara del Nereo Rocco è stata utile per capire come il tecnico sta pensando di far giocare la squadra.
Il modulo è il 4-2-3-1 con impostazione dal basso, assetto che si trasforma in 4-4-2 in fase difensiva. Al netto delle assenze e in attesa di accogliere i prossimi colpi in entrata (Vina sbarcherà nella Capitale nei prossimi giorni), il tecnico ha schierato l’attacco titolare con Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Dzeko.
Condizione straripante per Zaniolo, apparso un po’ troppo nervoso dopo due interventi decisi da parte degli avversari. Tra i pali c’era Fuzato (Rui Patricio è rimasto a Trigoria) mentre davanti a Reynolds, Ibanez, Kumbulla e Tripi il tecnico ha schierato la coppia Bove–Villar. Il capitano della Roma sarà ancora Pellegrini, con il bosniaco a fare da vice. Nel primo tempo però, nonostante una buona aggressività nel pressing, la squadra non è riuscita a trovare la via del gol.
A far esultare i romanisti presenti tra i mille spettatori allo stadio ci ha pensato la ‘Roma b’: ad inizio ripresa il tecnico ha mandato in campo Karsdorp, Smalling, Diawara, El Shaarawy, Carles Perez, Borja Mayoral e Zalewski (autore del gol vittoria). Assenti invece – oltre a Rui Patricio – Veretout (deve completare il percorso di recupero), Calafiori (botta alla caviglia), Mancini (gastroenterite) e Darboe (affaticamento). Lo scrive “Il Tempo”.