Alla scoperta del giovane talento giallorosso
Duttile, tatticamente intelligente e di grande gamba, il prototipo del giocatore di fascia che ogni allenatore sogna di avere in rosa. E lo sa bene Alberto De Rossi che, dopo averlo ereditato dalla sapiente gestione di Fabrizio Piccareta, ha iniziato a sfruttarlo al meglio anche in Primavera.
Stiamo parlando del classe 2004, Filippo Missori, terzino destro sulla carta d’identità ma, all’occorrenza, ha dimostrato di potere fare e bene l’esterno di centrocampo. In giallorosso dal 2013, Missori ha vinto due scudetti: il primo con l’Under 15, il secondo con l’Under 17. Con evidenti margini di miglioramento dal punto di vista fisico, il ragazzo romano mostra doti inusuali per i giocatori di fascia, come visione di gioco e costante ricerca della verticalizzazione. Doti che non sono passate inosservate a Trigoria: la Roma infatti ha deciso di blindarlo, facendogli firmare a luglio il suo primo contratto da professionista.
“Dopo aver passato tanti anni in questa magnifica società posso annunciare di aver firmato il mio primo contratto da professionista. Ringrazio la Roma per la fiducia che verrà sicuramente ripagata, la mia famiglia che mi è stata sempre vicino“, le parole con le quali su Instagram Missori ringraziava il club per l’opportunità.
E ora viene il bello. La vetrina della Primavera, in un campionato sempre più competitivo dopo la recente riforma, e il sogno di potere compiere lo stesso percorso di Darboe, Bove, Tripi e Zalewski, aggregati ai grandi prima con Fonseca e poi con Mourinho. Perché a Trigoria se vali, nulla ti è precluso e Missori lo sa bene. Il 12 agosto è arrivato anche l’esordio, con tanto di fascia da capitano, con l’U18 azzurra, agli ordini di Franceschini: un’ora di gioco da terzino destro per quello che è solo l’inizio di un altro importante percorso. Ma prima viene la Roma: il 29 a Torino si parte. Lo scrive “La Repubblica”.