I campani rimontano la doppietta di Falcao, poi all’89’ il gol vittoria: i giallorossi agganciano la Juventus in vetta
L’11 dicembre 1983, la Roma scudettata e che arriverà in finale di Coppa dei Campioni, riceve l’Avellino di Bianchi. I giallorossi dominano il primo tempo contro i campani: una conclusione di Di Bartolomei finisce di poco fuori alla sinistra di Zaninelli. Al 24′ la squadra di Liedholm si porta avanti grazie a Falcao che, di testa, sfrutta una sponda di un compagno e da due passi insacca il pallone. La Roma potrebbe raddoppiare solo un giro di lancette più tardi, ma Pruzzo, tutto solo, spara addosso all’estremo difensore dell’Avellino. Lo stesso numero 9 giallorosso ha una seconda occasione qualche istante più tardi, ma ancora una volta Zaninelli riesce a parare. Gli ospiti provano a reagire con la conclusione dell’argentino Diaz, ma il tiro del biancoverde è respinto. La Roma si getta nuovamente in avanti: prima Falcao scarta Zaninelli ma si allunga troppo il pallone e non riesce a concludere, poi ci prova Nela dalla lunghissima distanza, ma il portiere dell’Avellino è attento e mette in angolo.
Al 55′ rete annullata a Pruzzo per giusto fuorigioco. Ma tre minuti più tardi il “Divino” fa doppietta: il numero 5 riceve da Di Bartolomei e la sua conclusione dal limite non lascia scampo a Zaninelli. Nel finale arriva il clamoroso uno-due dell’Avellino: all’80′ Biagini, liberato da un colpo di tacco di Colomba, supera con un beffardo pallonetto Tancredi. All’88′, invece, ancora Colomba premia il taglio di Diaz che batte il portiere romanista con il mancino. Un minuto più tardi arriva però il gol di Maldera che, lasciato solo, anticipa Zaninelli e mette in rete il 3-2 per la Roma.
Con la vittoria sull’Avellino e il conseguente pareggio della Juventus sul campo dell’Udinese, la Roma raggiunge i bianconeri in vetta alla classifica con 16 punti.