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Mourinho: “Domani andremo a Bergamo per vincere. Smalling è recuperato, Zaniolo sta giocando bene”

La conferenza stampa dell’allenatore della Roma

A Trigoria va in scena la conferenza stampa di José Mourinho in vista del big match della Roma contro l’Atalanta di domani. Ecco le parole del tecnico portoghese alla vigilia della partita.

L’analisi sulla partita di domani. L’Atalanta è la trasferta più complicata, le chiedo: servirà un’impresa? Come sarà possibile realizzarla? Smalling è recuperato?

“Smalling è recuperato, può giocare senza problemi. C’è una differenza fondamentale fra le rose: Gasperini è lì da 6 anni, io qui da 6 mesi, e ciò non è solo un numero legato alla quantità di allenamenti, ma anche al numero delle finestre di mercato. L’Atalanta è una società fantastica, una squadra che in dieci anni è diventata una squadra da Champions League e che può vincere lo Scudetto. Noi abbiamo una proprietà nuova, che sta facendo un lavoro fantastico, un allenatore che è qui da sei mesi e un mercato di reazione. Domani noi però possiamo vincere, perché abbiamo giocatori bravi, spirito di squadra. Ci sono giocatori con un’esperienza ridotta, ma domani andiamo lì per vincere, non per trovare alibi”.

Domani potrebbe essere la partita di Zaniolo? Lo vede in miglioramento?

“Per me sta giocando bene, indipendentemente dal ruolo. Ha la giusta mentalità, sono contento, i numeri sembrano strani, non ha fatto un gol in Serie A ma sono contento, le reti arriveranno, è più importante vincere. Lasciamolo tranquillo, lasciamolo fare il suo gioco, crescere, può solo migliorare; non dico che domani può essere la sua partita, nel senso che può vincere da solo, ma sta giocando bene”.

Prima ha parlato dei sei mesi della Roma e dei sei anni di Gasperini. L’Atalanta ha investito poco in questo tempo, secondo lei è un esempio da seguire? Ibanez è pronto?

“Ci sono diversi modelli da seguire, il loro mi piace tanto, ho fatto tanti anni in club con modelli totalmente diversi e orientati verso un mercato ‘aggressivo’; ho ammirazione per questo profilo di progetto, in sei anni hanno fatto un mercato intelligente. Però dove erano loro dieci anni fa? Se noi guardiamo con fiducia i nostri proprietari e il nostro allenatore sono sicuro che la direzione è quella giusta. Ibanez così così…”

L’ho vista emozionarsi con il suo staff nell’ultima partita della sua ultima stagione al Tottenham per la qualificazione in Europa League, ma ricordo Mourinho emozionarsi per trofei… E’ pronto ad emozionarsi ancora per questo?

“C’è chi si emoziona per la salvezza. Sono obiettivi, a volte la gente dice ‘Quell’allenatore ha vinto molti trofei…’, ma ci sono obiettivi; allenatori come Thiago Motta hanno ragioni per esultare, e sono pronto ad esultare per i nostri obiettivi. In questa prima stagione non ho neanche un target, aldilà della classifica, noi abbiamo altri target e c’è una cosa per me che è fondamentale in questo progetto: quando esso è a breve termine non è così importante, ma quando è a lungo termine l’empatia è importante. Come puoi vivere con una persona per 5-6 anni senza empatia? Quando stai creando un progetto a lungo termine serve empatia, e qui si respira un’atmosfera fantastica e che dà una tranquillità enorme. Domani l’obiettivo è vincere; magari perdiamo, magari pareggiamo, ma vogliamo vincere”.

Mi ricollego al target della classifica: in passato ci ha detto che questa rosa non è ancora da Champions League ma che bisogna guardare ad essa. Vincere significherebbe avvicinarsi a questo obiettivo, mentre perdere vorrebbe dire allontanarsi da questo?

“Non voglio giocare questa partita con questo in testa, pensando che dobbiamo vincere per avere speranza e che se perdiamo non abbiamo speranza, non voglio andare in questa direzione. Domani non è ‘possiamo o no’, giochiamo con una squadra di grandissima qualità e vogliamo vedere se possiamo vincere”.

Quest’anno l’Atalanta ha dimostrato di essere pericolosa con i trequartisti; difendere questa porzione di campo efficacemente sarà fondamentale domani?

“Torno all’ultima nostra partita, contro lo Spezia, perché abbiamo avuto problemi nel secondo tempo, abbiamo perso palla troppo facilmente. E se noi mettiamo lì giocatori di un livello superiore quella partita non si vince. Tu parli di trequartista, non interessa chi gioca; è ovvia la loro qualità, ma devo concentrarmi su di noi e non possiamo perdere la palla facilmente, dobbiamo gestire meglio. Abbiamo lavorato su questo in poco tempo, dobbiamo avere più sicurezza nel possesso del pallone”.

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