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Cristante, il gregario di talento

Il nome a sorpresa decide all’Arechi

Eccolo il protagonista che non ti aspetti, il calciatore che rischiava di finire sovrastato dalle manovre di mercato, lontano dalle fantasie che gli ultimi colpi avevano accesso nei tifosi giallorossi. E così, mentre tutti aspettavano di vedere all’opera Matic, nel cuore del centrocampo della Roma, ecco la mossa che sorprende tutti. I nuovi in panchina, al fianco di Pellegrini c’è Cristante.

Il mediano giallorosso gioca come sa, offre geometria ed equilibrio, tiene a bada alcune sterili ripartenze della Salernitana e dà il suo contributo, anche in fase offensiva. Capita poi che Zaniolo si divori tre palle gol nitidissime e Abraham e Dybala non riescano a pungere. A quel punto decide di salire in cattedra e sbloccare la partita dopo la mezz’ora: il pallone gli finisce sul mancino al limite dell’area di rigore, non ci pensa due volte e con un tiro, non molto forte ma ben indirizzato, riesce a superare Sepe.

È quindi di Bryan Cristante il primo gol da tre punti della stagione giallorossa, uno squillo inatteso con il quale il mediano, ex Atalanta, manda un messaggio importante a tecnico e nuovi arrivati: “Io sono sempre qui”. Apprezzatissimo da Mourinho, tra i senatori del gruppo, uno di quelli che ha legato di più con Paulo Dybala: Cristante è il gregario che lavora in silenzio, sempre lontano dalle luci dei riflettori, che non dà spettacolo sui social. Ma quando viene chiamato in causa, il suo lo fa e anche bene. Mourinho lo sa perfettamente e la scelta fatta con la Salernitana non è stata casuale. Non c’è nessuna fretta o emergenza in mezzo al campo, Matic e Wijnaldum a breve si prenderanno la scena, ma lo Special One si sente assolutamente tutelato dal centrocampista campione d’Europa, con l’Italia di Mancini. Leader, mediano d’ordine e all’occorrenza anche difensore centrale: un mix di duttilità e professionalità. Spazio per Bryan Cristante, anche in questa nuova Roma di Josè Mourinho, ci sarà sempre.  Lo scrive “La Repubblica”.

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