Nicolò una delle pochissime note positive della settimana di lavoro in Giappone
Un gol realizzato, un altro paio sbagliati ma almeno la sensazione di aver dato una scossa alla Roma, nei minuti in cui è stato in campo. È Zaniolo l’uomo in copertina dopo il pareggio 3-3 contro lo Yokohama J. Marinos che ha chiuso la tournée giapponese della Roma. Contro i campioni in carica della J League, però, i giallorossi hanno rischiato grosso, se è vero che a pochi minuti dalla fine erano sotto 3-1, prima che le reti di Ibanez e Shomurodov evitassero una brutta figura. Salvata la faccia, è rimasta comunque l’impressione di un doppio impegno di cui Mourinho e i calciatori avrebbero volentieri fatto a meno. Per una partita e mezza, poi, si è vista una squadra simile a quella che aveva chiuso, tra grosse difficoltà, la prima parte della stagione: con poche idee e che ha fatto fatica a trovare la via del gol.
Ci è voluto il ritorno in campo di Zaniolo, assente nella prima amichevole contro il Nagoya Grampus, per dare una scossa a tutta la squadra. Il numero 22 (tra l’altro schierato a destra dal tecnico in un inedito 4-2-3-1) è ancora in attesa di incontrare la società per discutere del rinnovo del contratto in scadenza nel 2024, e nel frattempo si propone come una delle poche certezze di Mourinho nel reparto offensivo. Abraham, infatti, è ancora latitante e anche in Giappone ha confermato di avere smarrito il feeling con la porta avversaria, Belotti (ieri c’era più di uno striscione in suo onore) non si è visto in campo perché è reduce da un fastidio muscolare, così come Pellegrini che ha approfittato della trasferta per lavorare; Shomurodov (ieri a segno dopo essersi divorato un gol proprio su assist di Zaniolo) quasi sicuramente sarà ceduto. Lo scrive Il Corriere della Sera.