Non Pinto, nè Karsdorp, il problema è la validità progettuale: il tecnico vuole chiarezza da parte della società
Cosa si nasconde dietro il disagio di Mourinho? Se lo chiedono in tanti, sicuramente tutti i tifosi della Roma. Il disagio nasce da una validità progettuale interrotta. Quando i Friedkin lo scelsero, Mourinho era stato chiaro nella strategia programmatica: primo anno di costruzione della mentalità; secondo anno completamento dell’organico per provare a vincere un titolo; terzo anno vincere lo scudetto come obiettivo primario.
Dopo un anno e mezzo il progetto ha rallentato. E per Mou il problema non è solo non rinforzare la squadra a gennaio. Il nemico interno non è Pinto o Karsdorp. A Roma sta bene e il rapporto con i tifosi e lo spogliatoio è ottimo. Il vero malessere è sulla validità progettuale: non vede all’orizzonte uno scudetto il terzo anno, senza un cambio di marcia.
Per questo i Friedkin devono fare chiarezza, sciogliendo ogni malinteso. Il disagio, la tensione, i silenzi, non fanno bene a nessuno. Anzi, rischiano di disperdere l’entusiasmo che ogni volta riempie l’Olimpico. Rischiano di perdere a giugno un allenatore che per il bene della Roma ha detto no a Portogallo e Brasile. Lo scrive Angelo Mangiante su SkySport.it