Gestione della gara pessima da parte del fischietto ravennate
La Roma cade in casa con il Sassuolo, ma la direzione dell’arbitro non passa inosservata. Questa la moviola dei giornali.
Il Corriere dello Sport
Non è chiaro quali immagini abbiano mostrato a Fabbri quando lo hanno chiamato all’on field review nel recupero del primo tempo, perché se sul calcio di reazione rifilato da Kumbulla a Berardi non ci sono dubbi, ne restano molti sul movimento del piede sinistro dell’attaccante del Sassuolo che va a stuzzicare e provocare l’avversario. Chissà se lo hanno giudicato ininfluente già dalla sala Var. Perché se l’arbitro di Ravenna l’avesse visto e avesse sanzionato quel gesto di Berardi avrebbe in ogni caso espulso il giallorosso, ma non avrebbe assegnato il calcio di rigore perché il primo fallo, quello da punire tecnicamente, lo avrebbe commesso l’attaccante.
I padroni di casa hanno protestato per l’ammonizione sul fatto di mano di Smalling. Ma la decisione dell’arbitro è giusta poiché il tocco col braccio ha interrotto un’azione promettente degli avversari, cosa che non è successa pochi minuti dopo a parti inverse: corretto fischia punizione contro Henrique, senza però ammonirlo visto che non è stata interrotta nessuna azione. Voto: 5,5.
La Gazzetta dello Sport
Sul risultato di 1-2, ecco l’episodio che fa discutere di più al 45’ del primo tempo: pallone profondo in area, arrivano a contatto Rui Patricio e Berardi in scivolata, l’attaccante del Sassuolo e Kumbulla si intrecciano, Fabbri non fischia a palla ancora in gioco (nelle mani del portiere). Il direttore di gara viene richiamato da Pairetto (Var) perché Kumbulla ha rifilato un calcio a Berardi che, poco prima, aveva (con malizia? Per provocazione?) stuzzicato il difendente giallorosso alzando il piede. Gesto non ritenuto sanzionabile da Fabbri, al contrario del colpo più grave di Kumbullla: rigore e rosso inequivocabile. Voto: 5.