Il centrocampista portoghese, qualche anno fa, fu considerato come un vero crack del panorama europeo. Dopo una stagione non convincente con il PSG arriva a Roma con la voglia di riscatto
Renato Sanches, classe ’97, è pronto a indossare la maglia della Roma, dopo una carriera fatta di alti e bassi che lo ha portato dall’ascesa ai vertici europei all’attuale ricerca di riscatto. Il centrocampista portoghese è noto per le sue qualità tecniche e la sua duttilità tattica, unite a uno spirito di sacrificio che lo rendono il prototipo del moderno centrocampista.
Da Aguias al Paris Saint-Germain
La sua storia calcistica inizia nel 2005 quando entra nelle giovanili dell’Aguias Musgueira a Lisbona, prima di essere acquistato dal Benfica a soli 9 anni per 750 euro. L’impatto con il calcio professionistico è stato straordinario: debutta con il Benfica a 18 anni, esordisce in Champions League e attira l’attenzione del Bayern Monaco che investe 35 milioni più 10 di bonus per portarlo in Germania.
Il momento culminante arriva durante Euro 2016, dove Sanches rappresenta il Portogallo e diventa il più giovane titolare e marcatore della storia degli Europei. Dopo il torneo, però, inizia un periodo difficile con un rapporto complicato col tecnico Ancelotti al Bayern. Dopo un periodo di prestito allo Swansea e un ritorno in Baviera, Sanches si trasferisce al Lille, dove vive una rinascita culminata con la vittoria della Ligue 1 2020-21.
Agilità e duttilità
Le sue caratteristiche tecniche sono imprescindibili per il gioco della Roma. Dotato di muscoli e tecnica, Sanches può agire come centrocampista moderno sia a centrocampo che sulla trequarti. Ha giocato anche come esterno destro di centrocampo ed è stato paragonato a Clarence Seedorf per la sua visione di gioco. La sua unica debolezza sembra essere la tenuta fisica, con alcune problematiche che hanno afflitto la sua carriera, ma ora è pronto a dimostrare il suo valore in maglia giallorossa.