In una conferenza stampa particolarmente incisiva, Mourinho ha respinto le critiche che circolano sulla sua gestione giallorossa. “Non sono io il problema della Roma, non lo accetto”, ha dichiarato, sottolineando che è disposto a lottare e a rimanere al timone della squadra fino al termine del suo contratto nel giugno successivo, a meno che il presidente Friedkin non decida diversamente. Il tecnico portoghese ammette le difficoltà legate ai limiti della rosa e ai rischi assunti nelle decisioni di mercato a causa del Financial Fair Play.
Tuttavia, come riporta La Gazzetta dello Sport, respinge l’idea di una crisi nel terzo anno, sottolineando che il problema può derivare dal rapporto che si crea o meno in una squadra. Il tecnico, dunque, esprime fiducia nei confronti dei giocatori, affermando che si aspetta di più da loro e da se stesso. Nonostante l’isolamento di Lukaku, visto nella partita con il Genoa e le difficoltà con le palle inattive, Mourinho sottolinea che il rapporto con i giocatori è forte, definendoli amici. La conferenza si conclude poi con il tecnico che avverte della sua piena volontà di rimanere e lottare. La pressione è palpabile, e contro il Frosinone Mourinho è consapevole che una vittoria sarebbe fondamentale per alleviare la tensione.