L’approdo cinematografico a Ciampino, con Friedkin portato in trionfo. Lo scetticismo di alcuni sulle sue condizioni fisiche vista la controversa estate passata a Londra, con le valigie in mano pronto per tornare in Italia. La risposta straordinaria sul campo: “Gli altri parlano, io sono abituato a dimostrare con i fatti”. Big Rom si è preso la Roma, a suon di gol, trascinando i giallorossi.
7 reti in 8 partite, ma soprattutto una svolta totale portata al rendimento di una squadra che nelle prime tre, senza il belga, aveva colto un solo punto su nove disponibili. La classifica delle ultime 5 partite di campionato non mente: da quando Big Rom è titolare nella Roma, è rimasto a secco solo a Genova, segnando in tutte le altre gare ufficiali e la Roma ha aggiustato decisamente il suo rendimento, conquistando 10 punti. Sarebbe terza in classifica alla pari con Inter e Juventus, dietro al Milan secondo (12) e Fiorentina (13) in testa.
Se si tiene conto anche delle due gare di coppa si sale a 16 punti in 7 partite, ben oltre la media di 2 punti a gara che, spalmata sul resto della stagione, probabilmente, consegnerebbe ai giallorossi il tanto agognato posto Champions.
Josè Mourinho, ancor di più Dan Friedkin (visto l’investimento monstre sul belga quasi a fondo perduto operato in estate) ma soprattutto i tifosi della Roma si godono il centravanti belga, ora impegnato in Nazionale fino a metà della prossima settimana, senza pensare troppo oggi al futuro. Arriverà però un momento di questa stagione in cui, soprattutto sulla scorta di un auspicabile grandissimo rendimento pari all’attuale partenza (meglio di lui solo Batistuta nell’era dei 3 punti con la maglia giallorossa), si comincerà a parlare della prossima stagione.
Come noto il Chelsea, per non ritrovarsi la grana Lukaku a giugno prossimo, ha spinto affinché il belga accettasse una modifica sostanziale al suo rapporto contrattuale con la società inglese: una riduzione dello stipendio, intorno agli 8 milioni netti e l’inserimento di una clausola rescissoria pari a 37 milioni di sterline, cioè 42,7 milioni di euro. L’idea dunque è chiara: “Vai a Roma, valorizzati, dimostra chi sei e trova una squadra pronta ad acquistarti a giugno”.
La sensazione è che Lukaku avesse bisogno di amore e la piazza giallorossa gliene sta dimostrando tantissimo sin dai primissimi minuti nella capitale. Il belga aveva bisogno di fiducia e Mourinho ovviamente, conoscendolo già da anni, ha rispolverato la chiave emotiva giusta per farlo sentire di nuovo protagonista dopo le difficoltà a Milano dello scorso anno. 42 milioni sono tanti, ma la Roma magari cedendo Abraham a fine stagione e centrando la Champions potrebbe operare sul belga quel maxi investimento necessario per mantenere altissimo il suo livello di competitività, Fair Play Finanziario permettendo. Un dato è certo: oggi c’è già una Roma con Big Rom e una senza.