Prima è stato Fagioli, ieri sono stati coinvolti Tonali e Zaniolo. E sembra che la situazione non sia ancora conclusa. I tifosi, sia in Italia che in Inghilterra, sono preoccupati e ansiosi. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su cosa potrà accadere dal punto di vista sportivo.
La Procura della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) sta conducendo un’indagine parallela a quella svolta dalla Procura della Repubblica di Torino al fine di verificare se sussistano le condizioni per configurare una violazione dell’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, il quale tratta del “divieto di scommesse e obbligo di denuncia”.
Lo stesso articolo, al comma 3, prevede una “squalifica non inferiore ai tre anni”. Tuttavia, la sanzione può essere ridotta in caso di patteggiamento o collaborazione del giocatore sotto inchiesta, un atteggiamento che Nicolò Fagioli ha assunto fin dall’inizio, ammettendo le proprie responsabilità anche di fronte alla Procura federale. Dal punto di vista legale, i giocatori possono effettuare scommesse su altri sport, ma non è consentito utilizzare piattaforme online illegali, come quelle che, secondo la Procura di Torino, sarebbero state utilizzate da Fagioli.
Dal punto di vista sportivo, il reato si configura quando i giocatori scommettono sul proprio sport, il calcio, anche se si tratta di un’altra categoria. Pertanto, in teoria, i tre giocatori avrebbero potuto effettuare scommesse su siti autorizzati riguardanti, ad esempio, una partita di basket o di tennis, ma non su partite di calcio, nemmeno di categorie diverse.