Gianluca Mancini, il cardine della difesa della Roma, ha la pubalgia. Durante la partita contro il Bologna, Mourinho ha optato per la sua sostituzione poiché era prossimo a subire un infortunio più grave. Fino a oggi, l’infiammazione agli adduttori di Mancini è stata gestita con allenamenti differenziati, cure mediche, terapie e, quando necessario, riposo, come accaduto nelle partite contro Servette e Sheriff in Europa League. Tuttavia, con il treno di sei partite in 22 giorni che attende i giallorossi e sarà determinante per il loro futuro, Mancini non potrà risparmiarsi. Questo calendario impegnativo potrebbe logorare la squadra più di quanto già non lo sia.
I problemi muscolari di Mancini, come riporta Il Messaggero, si aggiungono alle prestazioni deludenti di Pellegrini e Spinazzola, alla stanchezza di Cristante che da alcune partite non mostra il rendimento dell’inizio della stagione, e al rendimento cauto di Renato Sanches, che si preserva per evitare un ritorno in infermeria. A tutto ciò si sommano gli infortuni di Dybala, Smalling e Kumbulla, oltre all’assenza di N’Dicka a gennaio a causa della Coppa d’Africa. L’unico modo per tamponare questa situazione sembra essere un intervento di Tiago Pinto durante la sessione di mercato invernale.