La rottura tra i tifosi della Roma e la proprietà è evidente. L’esonero di José Mourinho e l’inaspettato ingaggio di Daniele De Rossi hanno suscitato disorientamento e forte disappunto nella piazza romanista, esprimendosi attraverso i canali social, le radio e le strade.

Nei pressi del centro sportivo di Trigoria, in particolare su via Laurentina, è stata affissa su un cartellone pubblicitario la foto dell’imprenditore statunitense con la scritta “Friedkin out“, segnalando un inedito momento di tensione dalla sua acquisizione del club nel 2020.

Le critiche, tuttavia, non sono rivolte all’ex capitano De Rossi, che ha accettato un contratto di sei mesi da 500mila euro per sostenere la società in difficoltà, bensì alla mossa di sfruttare un simbolo del club per placare la piazza.

L’opinione prevalente suggerisce che De Rossi sia stato scelto non per le sue qualità di allenatore, ma come figura immune alle critiche, anche in caso di insuccessi. Questa percezione ha alimentato la frustrazione dei tifosi, concentrando le critiche verso la presidenza.

Nel contempo, la società era consapevole che dopo l’era Mourinho, nessun allenatore di medio calibro avrebbe lavorato serenamente. In particolare, nessuno avrebbe accettato una situazione simile a quella trovata da De Rossi a Trigoria, con calciatori scontenti, contratti in scadenza e infortunati. La tensione potrebbe esplodere sabato all’Olimpico contro il Verona, con la possibilità di striscioni contro la proprietà e contestazioni verso Friedkin.

Tuttavia, De Rossi è destinato a ricevere solo applausi da uno stadio che sarà sold-out. La Curva Sud, che a Roma-Inter del 10 febbraio richiede 70 euro, e la Tevere parterre, a 110 euro, sono già al centro di proteste: “Costi ingiustificabili per una Roma mediocre e senza Mou”.

La situazione si presenta delicata, e dalle prossime partite, il tutto esaurito potrebbe diventare un lontano ricordo, a meno che i prezzi dei biglietti non tornino ad essere popolari come un anno e mezzo fa. La tensione è alta, e la piazza aspetta di vedere come si svilupperà questa fase critica per la squadra capitolina. Lo scrive il Messaggero.