Giacomo Losi non è stato soltanto una leggenda della Roma; è stato anche un simbolo del calcio italiano per oltre 15 anni. Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha voluto ricordarlo, attraverso un comunicato pubblicato direttamente sul sito della federazione. Nella nota che vi proponiamo qui sotto, viene inoltre reso noto che stasera, prima di Roma-Cagliari, verrà osservato un minuto di silenzio e i giocatori giallorossi scenderanno in campo con il lutto al braccio.
FIGC e il presidente federale Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari di Giacomo Losi, ex difensore della Roma e della Nazionale morto ieri all’età di 88 anni. Questa sera, in occasione del posticipo della 23ª giornata del campionato di Serie A tra Roma e Cagliari, verrà osservato un minuto di raccoglimento e la squadra giallorossa scenderà in campo con il lutto al braccio.
“A pochi giorni dalla scomparsa di Gigi Riva – dichiara Gravina – l’Italia del calcio perde un altro grande campione che ha dedicato la sua carriera ad una sola squadra, diventandone una bandiera e stabilendo un fortissimo legame con la città pur non essendovi nato. È stato un esempio di correttezza in campo e fuori, un vero capitano che ha saputo entrare nel cuore di diverse generazioni di tifosi”.
Nato a Soncino, in provincia di Cremona, e cresciuto nelle giovanili della Soncinese, dopo due stagioni alla Cremonese e una promozione in Serie C fu acquistato dalla Roma, la squadra in cui ha militato per 15 stagioni dal 1954 al 1969: ha vestito per 386 volte la maglia giallorossa (299 volte da capitano), terzo giocatore nella storia per numero di presenze dopo Francesco Totti e Daniele De Rossi. Nella Capitale ha vinto una Coppa delle Fiere e 2 Coppe Italia, guadagnandosi il soprannome di “Core de Roma”. Non è stata altrettanto fortunata la sua esperienza in Nazionale, con cui ha collezionato 11 presenze prendendo parte al Mondiale di Cile ’62.