Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Non è solo grinta

Il lavoro tattico, psicologico e fisico di De Rossi sta portando la Roma pian piano ad esprimersi sui livelli desiderati dalla società

La vena c’è. La passione per la Roma idem, declinata a voce e nei gesti, ma non è una novità. Le esultanze e il saluto alla Sud, li abbiamo riassaporati già nei primi vagiti della sua avventura in panchina. Ma Daniele De Rossi sta dimostrando di essere un fattore decisivo come allenatore a 360 gradi, come tecnico nel vero senso della parola.

Conoscenze, letture, strategie, moduli, rivalutazione del gruppo, aggregazione, coinvolgimento, spirito, idee. Un caleidoscopio dei primi 45 giorni di lavoro di DDR sulla panchina giallorossa. Insieme al suo staff, di cui si fida ciecamente a cominciare da Giacomazzi, De Rossi sta ricostruendo giorno dopo giorno la Roma, senza puntare su dogmi precostituiti.

Ha mostrato infatti di non essere un integralista: pur non nascondendo di credere fortemente nella difesa a 4 (‘perchè porta vantaggi se si vuole offrire una proposta offensiva con un uomo in più sulla trequarti rispetto ad un difensore’) ha saputo modulare la sua idea di base in funzione delle caratteristiche dei suoi calciatori e di alcune esigenze primarie, come il recupero al 100% di Chris Smalling che ieri è definitamente resuscitato o il rilancio di un Dybala più nel cuore della manovra offensiva e meno defilato.

D’altronde la diversa gradazione dei sistemi di gioco offerti va nella direzione del calcio moderno. La maggior parte delle squadre europee oggi sanno interpretare diversi sistemi a seconda dei momenti differenti della partita, degli avversari e delle qualità dei giocatori a disposizione, senza snaturare la filosofia di fondo.

De Rossi si è dichiarato ‘figlio calcistico’ di Spalletti, si ispira tanto anche a Luis Enrique, ma sta acquisendo una sua fisionomia. Vuole palleggio, ma anche compattezza in fase difensiva. Vuole costruzione dal basso, ma non disdegna l’ipotesi di andare in verticale, soprattutto tra le linee. Ha avuto la straordinaria capacità umana di convincere la sua squadra di poter praticare un calcio ragionato e non istintivo, di poter riacquisire possesso del pallone e di disporre tempi e ritmi di gioco.

Dall’Hellas al Torino abbiamo visto la Roma schierata con il 4-3-3, con il 3-5-3, con il 4-2-3-1 e con il 4-4-2 in fase difensiva nella sfida d’andata a Rotterdam. Sintomo di una grande intelligenza e di una grandissimo spirito di analisi tattica.

Contro i granata ieri sera la squadra è partita da un 3-5-2 classico ma già dopo pochi minuti si è percepita un’impostazione che vedeva Mancini allargarsi nella posizione di terzino destro, con Kristensen sganciato più alto in aggressione alta e Dybala libero di svariare. 

Un atteggiamento acuito nella ripresa e sospinto da un’intensità maggiore. Non è un caso che i due gol dell’argentino nel secondo tempo arrivino da posizione diversa, che Mancini si sia ritrovato addirittura a saltare di testa su un cross lungo di Angelino e che lo stesso Kristensen, purtroppo con una conclusione delittuosamente sprecata sul legno, abbia sfiorato la rete del vantaggio in apertura. Soluzioni tattiche studiate in funzione delle qualità dell’avversario. Compiti e funzioni su cui De Rossi sta innestando la lettura di ogni singolo match, rendendosi credibile agli occhi di un gruppo rivalutato e coinvolto in tutti i suoi effettivi, mostrandosi sfuggente a quelli degli allenatori avversari che non sanno mai cosa attendersi dalla Roma.

Imprevedibilità ed effetto sorpresa, sfumature del modus operandi di De Rossi che la Roma deve cercare di mantenere a tutti i costi, da qui a fine stagione. 

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Bove / Roma-Leverkusen
I giallorossi ospitano i tedeschi all'Olimpico per l'andata della semifinale di Europa League: ecco i...
De Rossi / Roma-Napoli
Il bilancio di DDR calciatore contro gli azzurri parla di 9 successi, 5 pareggi e...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Presidente FIFA-Infantino
Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie