Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Milan-Roma, De Rossi vs Pioli: analisi ed effetto sorpresa da sfruttare

Tra due giorni la super sfida tra Milan e Roma, ecco come De Rossi potrebbe sorprendere Stefano Pioli

De Rossi

Due giorni all’andata della super sfida europea tra Milan e Roma, un ‘derby d’Italia’ che potrebbe valere tanto, tantissimo per i destini delle due formazioni ma anche per il futuro dei due tecnici.

Sarà il primo confronto tra Daniele De Rossi e Stefano Pioli, due uomini che sul campo però si sono sfidati tante volte, chiaramente con ruoli diversi. In queste ore li immaginiamo seduti nei propri uffici prima e dopo le sessioni di allenamento, accompagnati dai rispettivi staff, alla visione di centinaia di immagini, schemi, lavagne tattiche, tablet e altri strumenti, con un unico intento: scovare punti deboli dell’avversario, piccolissimi anfratti dove si annidano quelle leggere crepe che potrebbero diventare fratture sul piano tattico.

Daniele De Rossi - Roma

De Rossi e l’effetto sorpresa

Il tecnico della Roma però rispetto al suo avversario rossonero ha un piccolo vantaggio da poter sfruttare. Senza nulla togliere alle strategie attuate dal predecessore di De Rossi, sicuramente Pioli – dopo averlo affrontato e spesso battuto in questi anni – vivrebbe sonni più sereni conoscendo perfettamente quale piano gara Josè Mourinho avrebbe preparato per questa sfida: 3-5-2, blocco difensivo basso, grande copertura soprattutto sul lato sinistro dove insiste la coppia Leao-Hernandez, spazi da andarsi a prendere sulle seconde palle e sulle possibili sponde di Lukaku.

Questa volta De Rossi ha l’occasione di sorprendere Pioli. Non è chiaro infatti a due giorni dal match di San Siro se la Roma giocherà con la difesa a tre o con la consueta linea a quattro, non sono chiarissimi neanche alcuni interpreti tra centrali e esterni, se De Rossi risparmierà uno tra Paredes e Cristante in diffida oppure non farà questi conti, come avvenuto di recente, ad esempio a Lecce con Ndicka.

Ma al di là dei moduli, l’aspetto interessante è la strategia di gara: quale atteggiamento assumerà la Roma? Il fatto che si disputi la gara d’andata in trasferta con il ritorno nell’inferno dell’Olimpico, suggerirebbe una formazione giallorossa più guardinga e bloccata, con l’obiettivo di non lasciare spazi al tridente rossonero, particolarmente on fire nelle ultime settimane.

Ma è su questa aspettativa che De Rossi potrebbe costruire un piano gara sorprendente. Un vantaggio che DDR ha saputo sfruttare quasi sempre da quando siede sulla panchina giallorossa a danno degli allenatore avversari. Chiedere ad esempio a De Zerbi, completamente annichilito all’Olimpico con quel pentagono in pressione offensiva quando la palla era tra i piedi dei britannici, con attente marcature a uomo sugli attaccanti inglesi, quasi a tutto campo. Sempre restando in Europa anche a Slot: a Rotterdam De Rossi modulò il suo 4-3-3 in un 4-4-2 compatto che non offrì agli olandesi particolari sbocchi.

Oppure allo stesso Tudor che sì, ha operato una contromossa ai giallorossi predisponendo un blocco di quattro calciatori a ridosso della linea a tre per togliere spazi centrali soprattutto a Pellegrini e Dybala, ma ha nettamente perso il match sul piano del palleggio, laddove la scelta di Angelino (era atteso il ritorno di Spinazzola), ha ricostruito quella linea di 3+1 (Llorente-Mancini-Angelino e Paredes) che ha consentito alla Roma di costruire con discreta serenità per quasi tutto il match.

Gianluca Mancini - Roma

Dal collettivo ai singoli

L’attenzione di De Rossi si è focalizzata anche molto sulle caratteristiche e sulle attitudini dei singoli. Nella prima gara in ordine di tempo contro il Verona, scelse il 4-3-3 puro, con Dybala però costretto a viaggiare molto sulla corsia di destra in fase difensiva. La posizione della Joya è stata poi attentamente studiata e rapidamente modificata. Riportato più nel cuore della manovra, in una posizione spuria tra centrocampo e attacco, Dybala ha spiccato il volo costruendo occasioni e realizzando diversi gol.

Il ruolo di El Shaarawy è un’altra chiave, che manifesta l’approccio analitico di De Rossi e del suo staff: da ala pura del 4-3-3 a vero e proprio equilibratore, come nel derby, dove di fatto ha giocato a tutta fascia coprendo su Marusic e attaccando la profondità alle spalle di Lukaku.

Poi Pellegrini, che alterna gare in cui è chiamato a svolgere una fase difensiva più attenta, a sfide dove può assurgere al ruolo quasi di trequartista alle spalle di Dybala e Lukaku.

Strategie, movimenti, variazioni. Una Roma multiforme e moderna che ora è chiamata ad un altro salto di qualità che le consenta di superare il tabù rossonero (1 vittoria nelle ultime 10 sfide ufficiali per i giallorossi). Il Milan è complessivamente superiore ma nelle competizioni internazionali la Roma sente ormai suo da anni il giardino europeo.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Renato Sanches / Napoli-Roma
Renato Sanches si sta dimostrando una meteora nella sua prima e probabilmente unica stagione con...
Bove / Roma-Leverkusen
I giallorossi ospitano i tedeschi all'Olimpico per l'andata della semifinale di Europa League: ecco i...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Presidente FIFA-Infantino
Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie