Il cammino europeo della Roma, tranne rare eccezioni, è stato costellato da molte delusioni, alcune cocenti e altre davvero curiose: tra tutte, la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Gornik Zabrze.
L’andata si giocò all’Olimpico il 1° aprile del 1970: la Roma pareggia 1-1 (rete romanista di Salvori).
Quattordici giorni dopo si gioca il ritorno allo Slaski Stadion: i tempi regolamentari finiscono ancora una volta con il risultato di 1-1, un rigore per parte (per la Roma a segno Capello).
Sarà quindi necessario il replay (in data 22 aprile 1970 si gioca a Strasburgo): la sfida, nemmeno a dirlo, termina in parità (2-2). Si procede allora, secondo regolamento, al sorteggio del vincitore con il lancio della monetina: la sorte premia la squadra polacca, con i giocatori del Gornik che iniziano a saltare per la gioia. L’equivoco sul vincitore nasce perché alcuni giocatori polacchi indossavano la maglia della Roma, dopo essersela scambiata al termina della sfida.
Una beffa doppia per i tifosi romanisti, alla visione di quelle confuse immagini in bianco e nero.
Il tabellino
Gornik Zabrze-ROMA 2-2 d.t.s. (11′ Capello rig., 90′ Lubanski rig., 95′ Lubanski, 119′ Scaratti).
Gornik Zabrze: Kostka, Kuchta, Oslizlo, Latocha, Gorgow, Szalttysik, Wilczek, Olek, Banas, Lubanski, Deja (46′ Szarinski). All: Matjas.
ROMA: Ginulfi, Scaratti, Bet, Salvori, Spinosi, Santarini, Cappellini (111′ Braglia), Landini(111′ La Rosa), Peirò, Capello, Franzot. All: Herrera.
Arbitro: Ortiz de Mendibil (ESP).