Giulio Trillò, Direttore della Struttura Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (Sores), ha raccontato come è stata gestita la situazione N’Dicka. Ecco le parole del dottore ai microfoni del TGR Lazio: “Dall’insorgenza dei sintomi in meno di 20 minuti il giocatore era in pronto soccorso avendo già fatto una prima diagnostica e un successivo approfondimento”.
La prima diagnostica non aveva dato esiti positivi, per questo è stato ricoverato?
“Il dubbio era di una patologia cardiaca che comprende sempre tre cose: i sintomi che c’erano, l’elettrocardiogramma e il dosaggio di una serie di enzimi cardiaci che viene fatto solo in ospedale. I sintomi erano presenti e quindi c’era tutta la giustificazione di fare un approfondimento presso l’ospedale”.