Il club presenterà ricorso alla decisione del Giudice Sportivo
Nessuna sorpresa. Ieri il giudice sportivo della serie A, Mastrandrea, ha inflitto lo 0-3 a tavolino alla Roma per aver schierato nella partita di esordio del campionato contro il Verona, il centrocampista Diawara, non incluso nella lista dei 25 giocatori della rosa. A farne le spese per il momento è stato il segretario Pantaleo Longo. Il 14 settembre, giorno della (prima) consegna delle liste (che saranno modificabili sino al 5 ottobre), il dirigente era impegnato nella definizione del passaggio di Under al Leicester. E a Verona non era presente. Tradotto: non è stato lui ad occuparsene. La svista di carattere amministrativo di chi al suo posto ha redatto l’elenco, tra l’altro non è stata l’unica. Oltre a Diawara infatti nella lista originaria degli U22 che è stata consegnata, figurava anche Cengiz che ha invece compiuto 23 anni lo scorso 14 luglio.
L’impressione è che siccome nella passata stagione i due facevano parte dell’elenco U22, sia stato eseguito un semplice copia e incolla non accorgendosi dello scatto anagrafico. Così quando sabato scorso, il giorno della gara, è arrivato l’alert da parte della Lega (2 in totale) all’atto dell’invio della distinta da parte del team manager giallorosso, non riuscendo in via Rosellini a capacitarsi di quanto stava accadendo, è stato chiesto alla Roma se ci fosse un’anomalia nella numerazione dei calciatori. Cosa che non c’era. Intanto la Roma è pronta al ricorso che si prospetta a dir poco in salita. I margini per ribaltare la sentenza sono minimi.
Lo scrive “Il Messaggero”.