Le parole del portiere in zona mista
“Non lo so se siamo usciti dalla crisi, sinceramente abbiamo fatto dei passi in avanti. Anche nel girone d’andata eravamo andati tante volte in vantaggio e poi ci siamo fatti riprendere. Questa sera non è andata così. Tutto sommato credo che abbiamo dimostrato di essere una squadra solida. Per ambire alla posizione che vogliamo ottenere dobbiamo riacquistare la solidità che ci è mancata. Questa è una squadra che ha orgoglio. Il 7-1 è una batosta che ci ha colpito e abbiamo fatto una brutta figura. Era giusto accantonarla perché dopo avevamo subito un impegno con il Milan e questa gara decisiva. E’ stata una lezione per noi e speriamo di averla accantonata bene.”
MIRANTE A ROMA TV
“La parata su Djordjević? Non ci si può fermare, anche gli assistenti aspettano la fine dell’azione, ci siamo fatti sorprendere sul secondo palo, abbiamo perso la marcatura ma difensivamente abbiamo lavorato bene, il fatto di non prendere gol è importante per noi. Il Chievo ha cambiato un po’ faccia dopo aver cambiato allenatore. Siamo stati bravi perché, a differenza dell’andata, abbiamo gestito bene il vantaggio. Davanti sono micidiali, a centrocampo avevamo due ammoniti e non abbiamo mai rischiato. È un passo in avanti per quanto riguarda la maturità, è quella che ti fa andare in Champions. Per mantenere la maturità servono anche partite come queste, serve lavorare insieme tra i reparti, serve non prendere gol, serve prendere e dare qualche calcio, vincere le battaglie in area fa bene. Fa ritrovare coesione e compattezza, quando non prendi gol la soddisfazione è doppia. Conosco il mio ruolo, so cosa devo fare alla Roma, come mi devo allenare. Effettivamente sono aiutato dal mio preparatore, che è una persona molto meticolosa e pretenziosa, per questo la domenica ho i riferimenti giusti. Alla mia età ho bisogno di questo, non posso sedermi e accontentarmi. So che quella partita o due che giocherò dovrò farmi trovare pronto, sono il secondo portiere della Roma ed è grande cosa per me”.