L’intervista rilasciata dal ds juventino a La Gazzetta dello Sport
Il ds della Juventus Fabio Paratici ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole su alcuni obiettivi di mercato: “Vuole sapere se i nomi scritti sul famoso pezzo di carta che avevo strappato e deposto in un cestino erano veri? Eravamo a una riunione col Genoa e avevamo segnato dei giocatori dei quali avevamo parlato. Ma sono solo una parte delle centinaia i cui nomi sono scritti su questi pezzi di carta“.
Mi dice tre italiani bravi che le piacerebbero?
Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali.
Tonali a me piace molto. Qualcuno lo paragona a Pirlo.
Tonali è un ragazzo super, ha la serietà, la personalità. Però le caratteristiche sono diverse. Credo che nessuno sia paragonabile a Pirlo. Lui è il giocatore che sa giocare meglio a calcio che io abbia mai visto. Credo che nei prossimi 35 anni non vedrò mai più uno bravo a giocare a calcio come Pirlo, mai. Aveva una completezza di conoscenze del gioco, di tempi calcistici. Era un direttore d’orchestra e un primo violino, insieme. È uno dei pochi che il campo lo vedeva dall’alto, come volando. Disegnava geometrie impensabili e aveva i tempi sempre giusti.