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L’Edicola, torna Olsen per la delicata sfida contro il Bologna. Pallotta compra i terreni per lo Stadio

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CORRIERE DELLO SPORT – Dopo il famoso gol al Barcellona, Kostas Manolas è diventato ancor di più un idolo dei tifosi, oltre ad essere da sempre un punto fermo per la formazione della Roma. Per questo, sarebbe davvero un peccato se la società non riuscisse a trattenerlo in rosa, anche se le pretendenti non mancano di certo. Squadre di Premier League, soprattutto il Manchester United (con cui il suo nuovo procuratore, Mino Raiola, ha ottimi rapporti), ma anche il Bayern Monaco e la Juventus: tutti club interessati al greco, sui cui pende come una spada di Damocle la clausola rescissoria da 36 milioni di euro. Certo, determinante sarà anche la volontà del ragazzo, che due stagioni fa si rifiutò di andare allo Zenit, ma dopo 5 stagioni in giallorosso esiste la possibilità che il classe ’91 voglia cambiare aria. Oramai si può dire che è una Roma tutta (o quasi) made in Italy. La scelta della società di puntare su giocatori nati e cresciuti calcisticamente in Italia è chiara, e lo conferma anche la campagna di rinnovi di contratto che sta andando avanti da mesi e che si spera possa continuare a gonfie vele. Stavolta sembra toccare a Riccardi: per la prossima settimana è stato fissato un incontro tra Monchi ed il procuratore del giovane centrocampista, con la società pronta già a blindarlo. Un altro anno di contratto, come scrive il Corriere dello Sport, verrà probabilmente fatto firmare anche a Daniele De Rossi (al quale verrà dimezzato lo stipendio), così come verrà accontentato presto anche Stephan El Shaarawy, autore di una stagione incredibile, visto che il suo contratto scade nel giugno del 2020. 

GAZZETTA DELLO SPORT – La sfida di lunedì tra Roma e Bologna vedrà opposti Aleksandar Kolarov e Sinisa Mihajlovic. Un confronto particolare, visto che il terzino giallorosso non ha nascosto la sua predilezione per l’attuale tecnico rossoblu. «Da piccolo ho sempre sognato di diventare come lui, la vittoria della Stella Rossa nella Coppa dei Campioni del 1991 è stata come una sorta di folgorazione – ha detto tempo fa il terzino giallorosso – Avevo solo sei anni, ma quello fu un momento di grande sport nel nostro mondo. Mi piaceva tutta la squadra, ma mi sono sempre ispirato a Mihajlovic». Come riporta La Gazzetta dello Sport,quando Kolarov nel 2007 sbarcò alla Lazio, una delle prime telefonate la ricevette proprio da Sinisa. A favorire il contatto fu Sergio Berti, ex procuratore del mister e attuale consigliere del giallorosso. «Per qualsiasi cosa, aiuto o consiglio, io sono qui», fu il succo del discorso di Mihajlovic. Kolarov un po’ arrossì, a chiamarlo era stato proprio lui, l’idolo di tante immagini precedenti. Oggi no, Aleksandar non arrossisce più, ma quando capita di andare a cena insieme o di fermarsi a parlare, gli dà ancora del lei.

IL MESSAGGEROImprovvisamente la giostra delle rotazioni si blocca. Di Francesco, nella fase cruciale della stagione, deve convivere con l’emergenza, ritrovandosi con i giocatori contati nei ruoli chiave. I 31 ko muscolari hanno di sicuro inciso nelle scelte dell’allenatore, ma la ricchezza della rosa lo ha almeno aiutato nella gestione dell’annata. Così la Roma, fin qui, non è stata mai uguale, con 32 formazioni diverse in 32 match stagionali. Il turnover forzato ha evidenziato la mancanza di identità e di continuità della squadra che di conseguenza è andata in altalena sia nelle prestazioni che nei risultati. Adesso, però, la situazione è peggiorata con gli ultimi infortuni di Karsdorp e Schick: le soluzioni sono ridotte al minimo e nelle prossime settimane dovranno spesso scendere in campo gli stessi interpreti. La firma ancora non c’è, la delegazione di Eurnova tornerà oggi da Boston senza il contratto di «pre-accordo». Ma la stretta di mano con James Pallotta vale per la chiusura dell’operazione: il «draft» sarà scritto dai legali nelle prossime ore e siglato per corrispondenza. È l’ultimo atto, dunque, di Parnasi & co nel progetto Tor di Valle. A pensarci bene, è sempre una questione di crescita. Come riporta Il Messaggero, da un lato c’è la Roma che in virtù dell’ottimo percorso in Champions negli ultimi 2 anni è salita al 12° posto nella classifica generale del ranking Uefa: i giallorossi, con 81 punti,hanno staccato lo Shakhtar Donetsk portandosi a -5 dall’Arsenal (10°). Dall’altro c’è invece Zaniolo. La sovraesposizione del ragazzo di Massa inizia a preoccupare a Trigoria. L’eventuale possibilità di affidargli in futuro la maglia numero 10, può dunque attendere. 

LA REPUBBLICA – Bologna e Frosinone non dovrebbe spaventare più di tanto la Roma nei prossimi due incontri di campionato, eppure l’andamento con le piccole preoccupa: sono ben 13 i punti persi con le squadra più piccole. Un girone dopo riecco il Bologna: all’andata i giallorossi crollarono al Dall’Ara perdendo 2-0 ed i tifosi diedero il via ad una contestazione. Come riporta La Repubblica, adesso grazie anche all’esplosione di Zaniolosi cerca di trovare maggiore continuità nei risultati. Eusebio Di Francesco però, ieri alla Luiss per un corso da Team Manager, ha spiegato un po’ la situazione intorno al numero 22: “Bisogna mantenerlo con i piedi per terra, non si smette mai di imparare. Non mi importa di dargli la maglia numero 10, va guadagnata e c’è ancora tanta strada da fare“.

IL CORRIERE DELLA SERA – “Dovevamo essere secondi o al massimo terzi ma a pochi punti dal Napoli“. Così si è espresso James Pallotta dopo Roma-Porto. Come riporta il quotidiano Corriere della Sera,i giallorossi ora sono quinti a pari punti con Lazio e Atalanta a 14 punti dai partenopei, a -5 dall’Inter, -1 dal Milan quarto. La qualificazione alla prossima Champions è fondamentale soprattutto per il bilancio.

IL TEMPO – Torna il campionato dopo il piacevole intermezzo di Champions League. Qualcuno da far riposare ci sarebbe, ma non è questo il momento di tirare i remi in barca, anzi. La Romadeve vincere con il Bologna per non frenare la corsa al quarto posto, obiettivo minimo stagionale. Totalmente recuperato Olsen, che tornerà tra i pali, Perotti potrebbe andare in panchina, mentre Under ha ancora due giorni per sperare nella convocazione. Santonsembra in vantaggio su Kolarov a sinistra, mentre uno dei centrali potrebbe rifiatare per far giocare Juan Jesus.

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