Linea difensiva alta e spazi stretti: la nuova Roma di Fonseca mette in mostra le sue qualità, grazie sopratutto alla buona prova dei più anziani
La nuova Roma di Paulo Fonseca prende vita. E la squadra giallorossa cambia, non solo negli interpreti, ma anche nella tattica di gioco. Ne avevamo avuto il sentore nella gara contro il Tor Sapienza, ieri c’è stata la conferma.
Nell’amichevole di ieri terminata 10-1 contro il Trastevere abbiamo assistito a quelli che sono i dogmi del nuovo allenatore lusitano: difesa alta, esterni di difesa che fungono da ali e quelli d’attacco che giocano dentro il campo, lavorando quasi da mezzali avanzate. A spingere a sinistra è stato soprattutto Kolarov. Il serbo è parso sicuramente in crescita rispetto alla prima amichevole e se ha questa intensità qui, difficile che Spinazzola possa togliergli il posto. Ci sono diverse analogie poi tra come la squadra sta in campo con Fonseca e come stava con Di Francesco, ma il tecnico portoghese ha una cura meno maniacale del posizionamento dei difensori, nonostante la linea altissima, e richiede maggiore densità e palleggio sulla trequarti, dove invece l’attuale tecnico della Sampdoria cercava l’ampiezza e i tagli. Di tutto questo sembra beneficiarne Perotti, parso ieri in grande spolvero. Dopo una stagione balorda, ha voglia di rivincita: “Ci stiamo abituando al gioco del mister, siamo in crescita. Ho voglia di riscatto, cerco una stagione buona“.