L’intermediario dell’operazione che ha portato il centrale inglese a Roma: “E’ un giocatore con tantissima esperienza. Farà crescere tutto il reparto”
Ai microfoni di Tele Radio Stereo è intervenuto Tiziano Pasquali, intermediario nella trattativa che ha portato Chris Smalling alla Roma dal Manchester United:
E’ stata bravissima la Roma, abbiamo lavorato in maniera tranquilla e serena. Senza l’aiuto di tutti quanti non sarebbe stato possibile chiudere la trattativa.
Come si è convinto un giocatore in così poco tempo?
Io ho fatto 6 anni come responsabile del Nord Europa per l’Atalanta, qualche giocatore l’ho portato. Quando porto un giocatore quello che faccio è avere già in mente il gioco del mister e quelle che sono le qualità che si ricercano. Capisco che in questo momento i tifosi della Roma sono divisi, ma è un difensore centrale che arriva nel momento massimo della sua carriera, e che ha disputato 322 gare con la maglia del Manchester United. Non so quanti difensori italiani hanno avuto successo in Premier League, gli unici giocatori sono stati 3-4, tra cui Vialli e Zola. Quello che voglio far capire ai tifosi è che chi sta venendo adesso a Roma non lo fa per perdere tempo, ma perché ha intenzione di riprendersi il posto in nazionale e di fare bene. Inoltre Smalling ha scelto anche la Roma perché ci sono giocatori che conosce bene, come Dzeko e Kolarov. Bisogna avere pazienza e fiducia ai giocatori; con Smalling non servirà nemmeno troppo tempo. Ogni romanista è dispiaciuto che non ci siano più due figure storiche come Totti e De Rossi. Però il calcio continua, l’idea che ci siamo fatti all’estero, sentendo i tifosi, è che la Roma è in un momento di grande difficoltà. Quello che vedo io, da addetto ai lavori, è che da un paio di anni a questa parte si è iniziato a lavorare in maniera totalmente differente da prima. Si dice si o no, non forse, e in questo lavoro sono i forse che rallentano le trattative e creano difficoltà.
Quali possono essere le difficoltà iniziali di Smalling?
Il giocatore deve capire i meccanismi del mister, ma l’ambientamento può avvenire nel breve tempo. Certo, molto dipende dall’abilità del giocatore di ambientarsi, ma non abbiamo portato a Roma il ragazzino alle prime armi. Quello che è stato fatto dal ds Petrachi e dalla società è trovare un profilo che dia sostanza al reparto e che faccia crescere Mancini e gli altri giovani.
Che tipo è Smalling fuori dal campo?
E’ un ragazzo con la testa sulle spalle. La famosa dieta vegana, di cui si parla tanto, non è dovuta a motivi etici o altro, ma solo perché lui stesso ha notato benefici fisici da quando ha iniziato a seguirla.
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